La Storia siamo Noi – GIULIANO GIULIANI

Ieri 29 settembre avrebbe compiuto 63 Giuliano Giuliani, uno dei portieri più bravi della Storia Amaranto, scomparso prematuramente nel 1996.

Giuliano era romano di nascita, ma aretino di adozione in quanto appena adolescente era venuto ad abitare nella nostra città, dove aveva cominciato a muovere i primi passi nel mondo del calcio.

Aveva iniziato nella Gabos Etruria, per poi fare tutto il settore giovanile nell’Arezzo, fino a che mister Ballacci lo fece esordire a 18 anni,  in serie C  all’ultima giornata del campionato 76/77 in casa contro la Reggiana (12 giugno 1977 Arezzo-Reggiana 1-2), arbitrata da un certo Ermanno Pieroni e con goal di Menchino che allora militava tra gli emiliani.

Negli anni successivi mister Ballacci gli dette sempre più fiducia al posto di Giacinti ed il campionato della sua definitiva esplosione in amaranto fu la stagione 79/80.

Dopo aver collezionato 64 presenze nell’Arezzo (54 in campionato, 7 in Coppa Italia e 3 nel Torneo Anglo-Italiano), nell’estate 1980 passò al Como in Serie A, affermandosi come uno dei portieri migliori della massima Serie. Nel 1985 si trasferì poi al Verona campione d’Italia, sostituendo Claudio Garella, che, ironia della sorte, nel 1988 rimpiazzò anche nel Napoli di Maradona dove vinse da titolare una Coppa Uefa (1988/89), uno scudetto (1989/90) ed una supercoppa italiana (1990/91); concluse la sua carriera ad Udine, vincendo una campionato di B.

“Giuliano Giuliani un portiere fortissimo. La sua forza era quella di rendere normale qualunque situazione di gioco che lo impegnasse in parate straordinarie. Era un freddo in campo, il senso della posizione era innato e gli serviva per anticipare dove sarebbe arrivato il pallone evitando di rimediare con acrobazie particolari un errato piazzamento. Il suo coraggio nelle uscite era proverbiale, soprattutto in quelle alte. Non di rado lo vedevi andare ad arpionare il pallone al dischetto del rigore e anche oltre. Raramente sbagliava, ma dovevi essere almeno Maradona per beffarlo fuori porta (come successe effettivamente in un paio di occasioni).” (tratto da Pillole Amaranto del 9 gennaio 2020)

“Ne parlano sempre molto poco, ma che portiere era Giuliano Giuliani?

Era un ragazzo straordinario (Giacinti parla di un ragazzo d’oro), semplice, serio, più maturo dei suoi anni e molto concentrato nel lavoro; ma soprattutto era un portiere fortissimo. Ai tempi ci aiutava Pinella Rossi, come preparatore dei portieri, ma spesso e volentieri, così come con Pino Pellicanò, gli allenamenti li guidavo io, essendo molto più esperto di Giuliano (tra loro ci correva quasi 13 anni). Oltretutto in quel periodo dovevo anche seguire le mie attività extra-calcistiche, in particolar modo il ristorante, e per questo mi accordai con Ballacci che avrei potuto giocare meno, anche perchè la porta dell’Arezzo era in ottime mani. Ed infatti abbiamo visto la carriera che ha fatto quello splendido ragazzo che la morte si è portato via troppo presto.

Immagina che il nostro legame era sempre rimasto così forte che, molti anni anni dopo, durante le vacanze di Natale, Giuliano, che in quel periodo giocava a Verona, mi telefonò in negozio e mi chiese di incontrarsi al casello di Arezzo per salutarsi. Ci fermammo una mezzora a parlare e fu un piacevole incontro con un ragazzo che avevo veramente visto crescere sportivamente ed umanamente.” (Tratto da La Storia Siamo Noi – intervista a Gastone Giacinti del 31/12/2020)

Sicuramente Giuliani rimane uno dei portieri più forti visti al Comunale ed uno dei giocatori più vincenti – con la maglia di altre squadre – che abbiano vestito la maglia amaranto.

Caro Giuliano, avresti avuto 63 anni, ma te ne sei andato troppo presto! Auguri e Forza Arezzo!

Di David Bondi