Un nuovo corso?

La partita di domenica con il Rieti e la relativa vittoria al termine di una gara gagliarda (a parte i primi 15 minuti…), ci ha regalato una formazione pimpante, che ha cercato la vittoria con cattiveria, ed è quello che noi tifosi sportivamente ci auspichiamo da qui alla fine della stagione. Sono essenziali partite giocate con uno spirito battagliero, cercando di vincerle tutte e salire in posizione più alta possibile in classifica, anche in un ottica di eventuale ripescaggio.

Ma l’attenzione del tifoso  oggi è tutta rivolta a  una intervista riportata nelle stampa locale, rilasciata da parte del presidente Manzo, che con toni gentili ha fatto ammenda di alcune sue esternazioni passate e, indirizzando un appello per l’unità alla città e alla tifoseria, ha rilanciato di fatto il progetto di continuare ad investire nella squadra e nelle strutture affidate.

Il passo indietro è senza dubbio iniziativa lodevole e degna di attenzione, sicuramente il Manzo di oggi appare lontano parente dello stesso soggetto che, ergendosi a padre padrone durante la conferenza stampa del “predestinato”, minacciava di chiudere casa sua (lo stadio), oppure della stessa persona che, non più tardi di una settimana fa, battibeccava con i tifosi sui social, spalleggiato da altri brillanti artefici del “disastro Arezzo”, continuando di fatto con il suo modo di proporsi altezzoso e sprezzante.

Che la tifoseria e la proprietà vadano d’amore e d’accordo è componente indubbiamente auspicabile per  la crescita di tutto l’ambiente, e quindi cercare di trovare una linea comune di buone maniere è nell’interesse commune. Caro Presidente, alle parole devono seguire i fatti, forse sarebbe stato bello che, a dimostrazione di questo nuovo corso, nella determinazione di continuare a gestire e invesre nella S.S. Arezzo, si fosse presentato annunciando l’inserimento nell’organigramma societario di quelle figure esperte e di competenza provata, che sono sempre mancate nella gestione sportiva e che sono il primo tassello su cui si costruiscono i successi. I fatti con le parole sono il viatico principale che serve per avere credibilità.  Aperture di credito della città nei suoi confronti ce ne sono state più d’una, anche quando non se lo sarebbe meritato, ma oggi è giunta l’ora di cambiare passo, perchè ormai siamo alla seconda annata sportiva (con conseguente vagonata di milioni di euro buttati) ed è il momento di mettere solide basi alla logica della vostra presenza in città, altrimenti fumosa e piena di domande e dubbi.

di Vecchia Guardia