Una stagione da incorniciare, un finale amaragnolo, un futuro da programmare


All’inizio si doveva “FARE 1”, ed uno è stato fatto; tutto il resto fa da contorno ad una stagione che ha visto premiati gli sforzi della società, la lungimiranza del Direttore Generale, l’umiltà del neo Direttore Sportivo, la profonda conoscenza della categoria dell’Allenatore, la dedizione del suo secondo e dell’intero staff tecnico, i lavoro “professionale” dei giocatori, dilettanti di nome, professionisti di fatto, la passione impagabile dei tifosi amaranto, che non hanno mai fatto mancare il loro incondizionato appoggio.

A far da cornice alla eccezionale cavalcata dei giocatori amaranto, le vittorie degli “amarantini” Juniores e Giovanissimi, la buona stagione delle “amarantine”, che con largo anticipo hanno ottenuto una non facile salvezza in serie B, in quadro di festa che ben si concilia con i prossimi festeggiamenti per il 100mo compleanno della, possiamo dirlo?, gloriosa società S.S. AREZZO (già A.S., già U.S., già ecc. ecc.); così, almeno per questa occasione, possiamo mettere da parte le tante, troppe, brutte vicissitudini che hanno reso tormentata la storia del “Cavallino Rampante”.

Non tutto è stato, però esaltante: si ricordano ben volentieri i filotti di 6 vittorie ad inizio campionato e di 8 vittorie consecutive ad inizio girone di ritorno; allieta i nostri cuori il non aver subito sconfitte nei cosiddetti “scontri diretti” (soprattutto la netta vittoria su Livorno – ritorno – e Pianese, andata e ritorno), così come ci inorgoglisce la vittoria ottenuta, sul filo del rasoio, al campo soprannominato “Piccionaia”, ma non scordo le brutte figure rimediate ad Ostia prima, a Terranuova (che ha segnato però il “risveglio” della nostra squadra) poi. Francamente, lo dico senza vena di polemica, ci mancherebbe altro, mi ha lasciato un po’ d’amaro in bocca il “finale di stagione” quando, ormai ebbri di felicità per la promozione ottenuta con largo anticipo, non siamo scesi in campo contro Tau Altopascio e Sporting Trestina, riprendendoci poi, timidamente, a Poggibonsi. Non c’è stata poi, nonostante fosse stato sventagliato ai 4 venti che la società ci tenesse tantissimo, la ciliegina sulla torta auspicata e rappresentata dalla vittoria della poule scudetto. 

Ed oggi, allo stadio, si terrà l’ultimo allenamento della stagione 2022-2023, dopodiché la cena sociale in serata sancirà ufficialmente il termine della stagione che ci ha visti grandi protagonisti. Un grazie doveroso, di nuovo, a questi ragazzi che ci hanno regalato la giusta promozione.

Da domani, ma sono sicuro che Paolo Giovannini ha già cominciato a lavorarci da diversi giorni, si prepareranno le carte per l’iscrizione al nuovo campionato (ieri  giocatori e tesserati hanno rilasciato le necessarie liberatorie necessarie alla pratica), e cominceranno gli incontri con quei giocatori che sono di interesse anche per la stagione che verrà. Lo staff tecnico, riconfermato in toto, ha dato il primo segnale di “continuità” del progetto che il DG ha cominciato già dal suo primo giorno di lavoro ad Arezzo. presto conosceremo nei dettagli come si è chiuso il bilancio economico-finanziario della S.S. AREZZO, fino alla stagione 2021-2022 gravato, ricordiamocelo, di una gravosa perdita che, per quanto affermato, dovrebbe essere già stata ripianata se non per intero almeno in larga parte; è già stata cambiata la ragione sociale, da A.S.D. a S.R.L., altro passo obbligatorio per l’accesso alla prima categoria Professionista; sono alle viste importanti investimenti a livello strutturale, sia per quanto riguarda lo stadio (si parla del rifacimento del terreno in natural-sintetico di ultima generazione, oltre ad un restayling, a più step, dello stadio, ad iniziare dalla “Maratona”, da tempo dismesso ma che Manzo vuole riportare ai fasti dei tempi passati), sia per quanto riguarda le strutture del settore giovanile, con il completamento dei lavori alle Caselle e a Rigutino, che dovrebbe diventare la nuova sede per gli allenamenti della prima squadra, vista la rinuncia già effettuata ai “campini dell’antistadio”. Che fine faranno queste strutture lo sanno solo i proprietari, quei Funghini che hanno fatto dell’avidità il loro scopo principale (io auspico che il Comune, se dovessero tornare ad essere “sterpaglia” infligga loro pesanti sanzioni, visto il decoro che la città merita!). 

Ovvio, però, che se il lato economico-finanziario ci interessa per “scongiurare” eventuali nuove “sciagure sportive”, quello che interessa molto di più noi tifosi è il “programma futuro” sotto il lato sportivo; è stato detto, dal DG in prima persona, ma anche dai suoi collaboratori, che il prossimo dovrà essere un “campionato di transizione”, dove l’Arezzo dovrà essere una “mina vagante”, ottenere la salvezza in tempi più brevi possibili, e affrontare, qualora se ne presentasse l’occasione, i play off nella miglior condizione psico-fisica migliore. Sia Giovannini, sia Indiani (ma anche il secondo, Vettori) conoscono bene la  “nuova” categoria, così come la conosce bene anche il neo DS Cutolo; persone che conoscono ed hanno i “giusti contatti” per poter allestire una squadra in grado di divertire, divertirsi, ma soprattutto, salvarsi in tranquillità, senza poi darsi limiti. Tutto quindi dipenderà dalla squadra che sarà allestita, un po’ nel segno della “continuità”, ma soprattutto cercando di “soddisfare” le aspettative di Indiani, il quale “ama” vincere, il più possibile, meglio se gestendo una squadra con giovani da far crescere. 

Quale e come sarà formata la prossima rosa? Giovannini già si è leggermente sbilanciato: confermerà, la dove possibile, tutti i “giovani” che si sono messi in bella mostra nella stagione appena conclusa, ma non tutto dipenderà dal DG o dal giocatore, visto che ci sono di mezzo alcuni “prestiti” da “confermare”. Penso, ad esempio, a Mattia Damiani, a Sebastiano Bianchi, a Mattia Gaddini, ad Andrea Poggesi, allo stesso Raffaele Cantisani … E’ ovvio che rinnovare l’eventuale prestito, a promozione acquisita, potrebbe essere molto più facile; come, per quei giocatori che dal 30/06/2023 saranno svincolati, sarà più facile accettare il prolungamento del rapporto. Ma, oltre agli under appena nominati, quali giocatori potrebbero essere confermati per la prossima stagione?

Parto, ovviamente, da quei giocatori che avevano la riconferma automatica in caso di promozione diretta: quindi, il capitano Andrea Settembrini, il centrale Giacomo Risaliti, il vice Capitano Luca Castiglia, l’esterno d’attacco Emiliano Pattarello; aggiungo, senza alcun tentennamento, il “tuttocampista” Mirko Lazzarini ed il laterale sinistro Samuele Zona; quindi penso al centrale Lorenzo Polvani, al mediano Ettore Arduini, al centrale Fabio Foglia, al centravanti Niccolò Gucci. A questi, se accetta di fare “il secondo”, aggiungerei Luca Trombini, mentre, se Gianmarco Pericolini è di proprietà, lo manderei in una squadra di serie D ambiziosa per crescere ancora un po’.

Restano in bilico un portiere di esperienza, un centrale “cattivo” e delle “buone alternative”, in ogni zona del campo, per arrivare ad avere 3 portieri e 22-24 giocatori di movimento. Ci aspetterà, infatti, un campionato a 20 squadre; dando per scontato il girone B, ci saranno sfide interessanti contro Perugia, Lucchese, Cesena, Pontedera, Carrarese, Ancona, Gubbio, Rimini, Vis Pesaro, Spal … oltre a fermana, Recanatese, Olbia, Torres, Fiorenzuola e qualcun’altra che dovrà uscire dai play off ancora in corso. 

Un passo alla volta, che di cose da fare ce ne sono ancora tante …

di Patrizio Blonda