MA QUANTO MANCA IL CALCIO GIOCATO?

La stagione ufficiale non si è ancora conclusa, perché manca ancora la quarta promossa in serie B, che sarà ancora una volta una squadra del girone B (Ternana o Pescara), a dimostrazione di quanto sia più “complesso e completo” il girone centrale della terza serie, e non si conosce – lo si conoscerà solo dopo metà giugno, causa il rinvio della finale play out causa il papocchio “inventato” dal Brescia (si parla di crediti fittizi verso lo Stato, utilizzati, oserei direi “criminalmente” dalla società di Cellino, già ex presidente della Lazio) – e quindi non conosce, ancora, il quadro delle 60 partecipanti alla serie C della stagione 2025<>2026.

In questo quadro già di per sé confuso, non ci resta che leggere le “news” che riguardano la nuova compagine amaranto, ma anche il nuovo assetto societario, nonché tenersi informati sugli sviluppi della cosiddetta “operazione stadio”, che dovrà partire – questo è l’augurio di tutti quanti – entro febbraio 2026, cioè a girone di ritorno già iniziato. Una rivoluzione totale, per quanto concerne la sede delle future gare dell’Arezzo, che in qualche modo potrebbe causare disagi anche a noi tifosi; la fruibilità dello stadio di casa è garantita dal progetto, ma è chiaro che, soprattutto fino a tutto il 2028, la capacità totale dello stadio verrà sicuramente diminuita, con la tribuna laterale Nord che probabilmente sarà destinata ai tifosi ospiti, visto che la curva Nord, insieme alla vecchia Maratona, sarà il primo settore ad essere demolito; tutto questo mentre cominciano già a diffondersi voci circa l’obiettivo finale della prossima stagione.

A scanso da facili entusiasmi, voglio esprimere due concetti sufficientemente chiari:

  1. Nella stagione appena trascorsa (almeno per 18 delle 20 squadre partecipanti del girone B), l’AREZZO ha probabilmente gettato al vento un’occasione più unica che rara per fare il colpaccio atteso da svariati anni; ha inciso, non poco, il ritardo con cui si è deciso di sostituire un tecnico sicuramente preparato ma che non si è trovato a proprio agio, né che con la rosa dei giocatori messa a sua disposizione dal Direttore Nello Cutolo, né con la piazza che ha cominciato a chiederne la rimozione assai presto, visti non tanto i risultati, certamente non disprezzabili ed in linea con le aspettative della società, ma soprattutto per il gioco latente e i troppi punti lasciati per strada con le formazioni più deboli.
  2. Il prossimo anno sarà sicuramente più la “concorrenza” per il raggiungimento della promozione diretta; a cominciare dalla squadra che perderà la finale (stasera il primo turno, sabato il ritorno), per guardare alla squadra retrocessa dalla serie cadetta, che sarà stabilita non prima del prossimo 20 giugno (Salernitana o Sampdoria?), e pensare che le deluse di quest’anno (Perugia, Ascoli, Spal, la stessa Torres) vorranno riscattare la stagione deludente appena trascorsa, per chiudere con i numerosi derby che ci aspetteranno (primo su tutti quello contro il Livorno che, da neo promessa, guidato dall’ex Indiani – che è sempre stato, da avversario, una sorta di pecora nera per gli amaranto – non nasconde le proprie ambizioni).

Il presidente Manzo (che oggi fa 60 anni, auguri Presidente!!!) non ha nascosto, anzi lo ha affermato a chiare lettere, le proprie ambizioni: “per l’AREZZO, il prossimo anno esisterà solo un risultato: la promozione!” ha detto a caldo subito l’amara uscita dai play off contro la Vis Pesaro – ultima occasione mancata per chissà!!!! -, mentre il Diretto Cutolo e l’allenatore Bucchi  hanno provato a gettare un po’ di acqua sul fuoco, dicendo che sicuramente punteranno a restare tra le prime tre della classe, cercando di non farsi sfuggire nessuna occasione.

Si ripartirà, hanno detto i responsabili, da uno zoccolo duro, senza fare stravolgimenti e rivoluzioni, inserendo qualche tassello importante in una squadra già collaudata; i dubbi principali riguardano Pattarello: ha il contratto in scadenza nel 2027, ha detto, come hanno ribadito anche dalla società, che gli piacerebbe salire in serie B con i suoi attuali compagni, ma le sirene del campionato cadetto hanno già cominciato a suonare, a cominciare dalla neo promossa Padova (e per Emiliano si tratterebbe di riavvicinarsi, e molto, a casa), che sembra abbia già fatto una proposta ritenuta interessante; per contro, Tavernelli ha allungato il proprio contratto fino al 2028 e, salvo imprevisti, sarà ai nastri di partenza anche la prossima stagione. Si vocifera, tra i rientri dai prestiti, che Juve Stabia e Catanzaro, entrambe in Serie B, siano fortemente interessate a Masetti, che ha disputato una buona seconda parte di stagione a Piancastagnaio, ma non è esclusa la sua permanenza alle pendici dell’Amiata; da decidere il futuro degli altri rientranti dai prestiti, da Bianchi (dato per probabile partente, verso il Picerno) a Gaddini (che potrebbe andare in ritiro con gli amaranto, per finire a Del Fabro, molto probabilmente destinato ad altre squadre.

I probabili componenti dello zoccolo duro, al momento, sono Trombini, Righetti (che allungato il contratto fino al 2028), Chiosa, Gilli, Gigli, Renzi, Damiani, Chierico, Shaka Mawuli, Dezi, Guccione, Capello, Sanoro, Tavernelli, Pattarello e Ravasio; tutti gli altri sembrerebbero – il condizionale è d’obbligo – in partenza. Tra i nomi in arrivo si segnalano Bruzzaniti (se Pattarello andrà al Padova, non è escluso uno scambio tra i due attaccanti con conguaglio a favore dell’Arezzo) Tito (Ternana) e Russo (Avellino); per puntare in alto serviranno un portiere di riserva (se Borra sarà stanco di fare il 12mo a Trombini), un centrale di livello (Gilli e Gigli hanno mostrato qualche limite, anche se Bucchi li tiene in buona considerazione), due esterni bassi (uno sarà proprio Tito?), un centrocampista di livello, che sappia eventualmente sostituire Guccione nel ruolo inventato per lui dal mister, ma anche rilanciare l’azione in avanti, una buona punta centrale che possa dare il cambio (o viceversa) a Ravasio. Il Mister ha più volte detto che vorrebbe una rosa non molto ampia, anche se gli obiettivi (Campionato e Coppa Italia) restano da prime posizioni.

Di sicuro c’è solo che l’AREZZO ha già completato i documenti per l’iscrizione (tassativa la data del 6 Giugno, con proroghe concesse solo alle finaliste play off e alla squadra che retrocederà dopo la finale play out della serie B), mantenendo la fidejussione a 350.000,00 €., essendo il paramento crediti/debiti a breve, alla data del 31/03/2025, entro i parametri fissati dalla Lega Pro per il salary-cap, e che il ritiro, dopo una prima settimana a Rigutino, sarà in Trentino, dove si spera di poter organizzare amichevoli di una certa rilevanza (in zona, in quel periodo, ci sono il Napoli Campione d’Italia ed altre squadre di serie A e serie B).

Nel mezzo, tra la seconda e terza decade di Giugno, ci saranno i controlli Covisoc, con l’elenco di promossi e bocciati, con due posti per ripescaggio (Turris e Taranto esclusi a campionato in corso) e/o riammissione già sicuri ed almeno altre 3 – 4 posizioni traballanti (in primis Lucchese e Foggia); ci sarà così, sicuramente, l’ingresso in Lega Pro anche della seconda squadra dell’Inter, mentre il Milan Futuro dovrà sperare di poter essere ripescato; da vedere quale delle 3 (o 4?) seconde squadre verrà collocata nel girone B, visto che sono tutte del Nord (Juventus Next Gen ed Inter e Atalanta U23). Dal 1 luglio, e fino al 1 settembre, sarà calcio mercato, mentre il campionato partirà a fine agosto, con anticipo pochi giorni prima per i primi due turni della Coppa Italia.

Per parlare di calcio giocato, quindi, ci sarà ancora tempo, mentre l’assenza di quella palla che rotola si fa già sentire …

di Patrizio Blonda