Le pagelle di Arezzo-Lecco

Buona la prima: e sono 3 punti!
Gli amaranto dominano un tempo e affondano un Lecco apparso imballato ed in soggezione.
Borghini, Cutolo e Rolando ne fanno tre nei primi 25 minuti. Al Città di Arezzo si attende una goleada che però non arriva. Nel secondo tempo la squadra di Di Donato cala d’intensità e la partita si addormenta. Al Lecco non basta il guizzo di Marchesi.

Pissardo 6,5 – L’ex nerazzurro fa un buon esordio in campionato. Attento e reattivo, sventa una pericolosissima percussione di D’Anna lanciato a rete. Poco può fare sul gol di Marchesi, lasciato libero di incornare nel cuore della difesa amaranto. Per lo più inoperoso nel secondo tempo, registra una prestazione nel complesso molto convincente.

Luciani 6 – Non è il migliore Luciani, contro un avversario timoroso e poco propositivo, si lascia andare a qualche sbavatura di troppo. Per il resto, corre e rincorre come il suo solito.

Baldan 6 – Dalle sue parti Capogna e D’Anna sono quasi invisibili. Nella seconda parte della gara, con il calo generale di tutta la squadra, si assiste a qualche apprensione, ma il numero 27 è sempre presente e bravo nelle chiusure.

Borghini 6,5 – Diego è un difensore con il vizio del gol, un bucaniere nelle aree avversarie: è sua la rete che apre la prima crepa nella difesa del Lecco. Già al terzo giro di lancette fa esplodere la curva con un tap-in che mette la partita in discesa. A macchiare una gran prestazione, purtroppo, il gol subito, frutto di un suo anticipo a vuoto.

Sereni 6,5 – Conduce una gara senza grandi affanni. Perfetto il suo traversone per l’inzuccata di Rolando, che sigla il 3 a 0. Poi, a risultato acquisito, si abbuia con li resto dei compagni, limitandosi a sorvegliare la sua zona di competenza.

Volpicelli 6 – E’ lui il filtro a centrocampo. Dà un contributo importante, e si prende anche un ammonizione quando c’è da sedare qualche accenno di risveglio del Lecco. E non disdegna nemmeno qualche incursione in avanti. Concreto.

Tassi 6 – Finalmente si rivede da titolare, con alle spalle una stagione trascorsa all’ombra di Buglio e Foglia non era facile per lui prendere le redini del centrocampo. Prestazione ordinata ma senza particolari illuminazioni, più volte si trova tra i piedi l’occasione per incrementare il bottino amaranto, ma la precisione è così così (Al 64’ Entra Raja: prestazione sulla falsariga di Tassi, senza farsi notare più di tanto, voto 6).

Rolando 7 – Difficile scegliere il migliore tra il quartetto offensivo dell’Arezzo. L’arciere, con i suoi dribbling, è sempre una spina nel fianco per il Lecco, si infila dappertutto e fa letteralmente ammattire Procopio e compagni. Segna due reti, di cui una annullata per fuorigioco. Tutto questo nel primo tempo, però. Poi accusa un calo di fosforo come il resto della squadra.

Cheddira 7 – Grande abnegazione, si mette al servizio dei compagni: corre, conquista punizioni importanti e fa a sportellate con tutti, non risparmiandosi mai. Al 26esimo protegge con il fisico la palla che pochi secondi dopo porterà l’Arezzo sul 3 a 0. Peccato, gli è mancato solo il gol (Al 64esimo viene rilevato da Caso: l’ex furetto viola non riesce a pungere e si lascia risucchiare dal clima soporifero dei secondi 45 minuti, voto 6).

Cutolo 7,5 – Altra partita da incorniciare per il capitano. Il suo sinistro disegna parabole che incantano. Prima pennella in mezzo la palla dell’uno a zero, poi con un assolo personale avviato da un disgraziato retropassaggio di Procopio, porta al raddoppio l’Arezzo: 30 metri palla al piede, dribbling secco, rientra, e lascia partire un sinistro micidiale all’angolino che trafigge Bacci.
Più volte sfiora la seconda rete personale. Finita la benzina all’85esimo esce tra gli applausi (Mesina n.g.).

Belloni 7,5 – Rapidità, dribbling brucianti ed un talento da categoria superiore. Tornato sull’out di destra, Niccolò sfoggia il meglio del suo repertorio lasciandosi andare a spumeggianti esibizioni tecniche. Un recupero vigoroso a ridosso della propria area di rigore fa innervosire Procopio che si becca anche un giallo di frustrazione. Con un Belloni così, si può cominciare a sognare.

Di BlueBob