Stagione 2018/2019 vs 2019/2020 – E’ possibile una comparazione?

Era più forte l’Arezzo della stagione 2018/2019 o quello della stagione attuale? Difficile dirlo, anche perché una comparazione vera e propria non è possibile farla! Il perché è presto detto:

  1. La stagione precedente è stata caratterizzata da un andamento “zoppo”, determinato al ricorso proposto per il ripescaggio di diverse società (tre/quattro del giorno A, altre dei gironi B e C,) che si è potuto riallineare (potrà essere considerato un campionato “regolare”) solo IL 23 APRILE 2019, quando si è giocata Piacenza – Virtus Entella, RECUPERO DELLA 9NA GIORNATA DI ANDATA!!!
  2. La scorsa stagione fu contraddistinta da alcuni fattori anomali: fu “radiata”, alla fine del girone di andata, la Pro Piacenza, dichiarata fallita per insolvenza conclamata; non solo, per effetto della decisione, furono omologati i risultati del girone di andata (e l’Arezzo, sconfitto, risultò tra le poche squadre penalizzate) e per il girone di ritorno furono riconosciuti, ad ogni squadra, i 3 punti per “vittoria a tavolino”
  3. Al momento attuale, 8va giornata di ritorno, la Virtus Entella doveva ancora recuperare 4 partite, la Pro Vercelli 3, Piacenza, siena, Pisa, Alessandria, Pistoiese, Albissola, Cuneo e Lucchese 1;
  4. Arzachena, Cuneo e Lucchese (tutte retrocesse insieme alla Pro Vercelli) furono penalizzate, per inadempimenti vari, rispettivamente di -1, -15, -16; senza quelle penalizzazioni Cuneo e Lucchese avrebbero il campionato rispettivamente a 33 e 31 punti, quindi esclusi dall’unico play out (pro Piacenza retrocesso d’ufficio), che sarebbe stato tra Arzachena ed Albissola e non tra Arzachena e Lucchese.

Il tutto è meglio rappresentato nella tabella seguente:

Salta subito all’occhio un dato evidentissimo: l’AREZZO era secondo in classifica, a 3 punti dalla Virtus Entella, che però aveva già accreditati i 3 punti riconosciuti alla squadra che, domenica per domenica, riposavano perché avrebbero dovuto incontrare la Pro Piacenza, radiata, come già detto, dopo il girone di andata. E’ comunque ben visibile un altro dato interessante: delle prime 8 in classifica, racchiuse in 7 punti, solo Arezzo, Carrarese e Pro Patria avevano disputato tutte e 26 le gare , mentre la Virtus Entella ne doveva recuperare ancora 4, la Pro Vercelli 3, robur siena e Pisa una; Virtus Entella, robur siena e Pisa, però, avevano già usufruito del “bonus” di 3 punti. Quell’anno l’Arezzo aveva anche un’altra caratteristica poco usuale: fu l’unica squadra ad affrontare ogni partita con una formazione diversa: ogni domenica, Dal Canto, oggi allenatore del Siena, cambiava almeno uno o due uomini, indipendentemente dalle necessità contingenti o meno; fedele al modulo 4-3-1-2-, che rinnegò solo alla 22ma giornata (Arezzo – Pisa), ripiegando su un 3-5-2-. Al termine del campionato l’Arezzo si piazzò 4o, con 64 punti, frutto 15 vittorie (8 in casa e 7 in trasferta), 16 pareggi (10 in casa, 5 in trasferta) 5 sconfitte (tutte in trasferta), 46 gol fatti e 32 subiti; l’imbattibilità casalinga, tutti sappiamo come finì la stagione, fu interrotta nella semifinale di andata, con la sconfitta contro il Pisa per 2 a 3, ribadita all’Arena Garibaldi nel ritorno (1-0 Pisa). Altra curiosità: la Virtus Entella realizzò, nei famosi 4 recuperi, 2 soli punti dei 12 disponibili, perdendo a Cuneo e Piacenza (5 Marzo e 23 Aprile) e pareggiando con Pro Vercelli (19 Marzo) e Lucchese (in casa il 26 Marzo).

La tabella seguente ci riporta al campionato in corso: sempre 8va giornata, ma con una giornata in più disputata da tutte le squadre (unica eccezione i tre rinvii di domenica scorsa);

La prima evidente differenza è la posizione del nostro Arezzo: nono, ai margini dei play off, con 37 punti (9 in meno, con una gara in meno, rispetto alla stagione precedente), frutto di 8 vittorie (7 in casa, 1 in trasferta), 13 pareggi (3 in casa, 10 in trasferta), 6 sconfitte (equamente distribuite tra casa e trasferta), 33 reti realizzate, 28 subite; già da questi numeri si potrebbe pensare che la squadra di quest’anno possa essere “inferiore” a quella della passata stagione: i numeri difficilmente non dicono la verità; quali possono essere stati i fattori che hanno determinato questa “differenza” sostanziale? Senza voler gettare la croce addosso a nessuno provo ad elencarne alcuni, poi ognuno trarrà le proprie conclusioni:

  1. La rosa iniziale, composta da oltre 30 giocatori, che, alla luce dei fatti, si è dimostrata inadeguata, sia per la composizione (pochi difensori, pochi centrocampisti, tanti attaccanti, alcuni ancora inutilizzati o che hanno visto tanta panchina e poco campo)
  2. Il Tecnico, alla prima esperienza tra i professionisti, che ha vestito da giocatore la maglia amaranto, che si è trovato in difficoltà a gestire una rosa così numerosa? Di Donato merita tutto il rispetto possibile come Uomo, come tecnico, almeno nelle ultime gare, ha dimostrato di aver fatto un necessario “mea culpa”, passando dal suo tanto amato 4-2-4, ad un più concreto 3-4-1-2 delle due ultime trasferte che hanno generato, prima volta in questo campionato una vittoria (l’unica) ed un pareggio più che convincenti; tutto frutto dell’emergenza o di un sano e sincero ripensamento che ben si addice all’Uomo? Propendo per la seconda ipotesi.
  3. Diverse partite, diciamocelo con estrema sincerità, non meritavano il risultato finale: basti pensare (a parte la partita di andata contro il Monza, che fa testo a parte perché ancora mi domando se quel giorno siamo scesi in campo o meno!), al pareggio subito a siena, ben oltre il recupero deciso inizialmente, oppure alla sconfitta di Pontedera, dove la squadra di casa poco o nulla ha fatto per meritare la vittoria, ed ancora la stessa partita di domenica scorsa, con un rigore “regalato” alla capolista; vero, si dirà, però ce ne sono state altre riprese per i capelli; verissimo; come è però vero che se andiamo ad analizzare, una per una, le partite di questa stagione, e confermando che molti risultati sono stati ottenuti grazie a sciagurate amnesie difensive, molti risultati sono stai “causati” da “sviste” arbitrali; qualcuno asserisce che l’alibi degli arbitraggi è la difesa dei deboli, ma io penso che un indizio rimane tale, due indizi sono sempre due indizi, tre indizi fanno una prova; e di “malafede” arbitrale, quest’anno, ne abbiamo vista in diverse occasioni.
  4. Le “effervescenti” dichiarazioni iniziali: “siamo più forti dello scorso anno, miglioreremo quel risultato”, ci fu detto e proclamato ai quattro venti, ed i primi risultati sembravano davvero confermarlo!!! Alimentando il sacro fuoco dell’entusiasmo generato dalla stupenda annata precedente e dai primi risultati. Già, ma torno alla lettera A) Pelagatti, Pinto e Sala erano ben altra cosa rispetto ai Borghini – Baldan – Ceccarelli – Corrado – Nolan della prima parte di stagione; Basit e Buglio erano ben altra cosa, rispetto a Picchi – Tassi (che però sta crescendo!) – Benucci di quest’anno! E come non ricordare il puntero Brunori? Ben altra cosa, rispetto a Cheddira o Mesina.

Adesso, però il vento sembra essere cambiato: finalmente Di Donato impiega costantemente un giocatore, di proprietà, che è già sotto la lente di diverse società importanti, e risponde al nome di Caso: poco impiegato nella prima parte della stagione, invocato dal pubblico, ora trova costantemente impiego, così come Gori si è calato nella realtà della serie C, così come Cutolo (ma lo era lo scorso anno) ha confermato di essere un trascinatore, oltre che un esempio, supportato dagli altri due “centenari” in rosa, Luciani e Foglia, così come Belloni e Tassi sembrano aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori, Corrado sembra aver ritrovato la fiducia nei propri mezzi, Borghini, Ceccarelli e Baldan cominciano ad ingranare, Pissardo è in forte crescita, i nuovi arrivati Pandolfi e Gioè sembrano ben inseriti, ed aspettiamo di vedere il “granatiere” Antonini per valutarne le potenzialità, che mi dicono notevoli.

Allora mi permetto di dire che, prima di decidere se era più forte la squadra dello scorso anno o quella attuale, aspetto la fine del campionato: la squadra migliore, si sa, è quella che vince di più! E ancora possiamo dire la nostra!!!!

FORZA AREZZO!!!!    

di Patrizio Blonda