





Era più forte l’Arezzo della stagione 2018/2019 o quello della stagione attuale? Difficile dirlo, anche perché una comparazione vera e propria non è possibile farla! Il perché è presto detto:
Il tutto è meglio rappresentato nella tabella seguente:
Salta subito all’occhio un dato evidentissimo: l’AREZZO era secondo in classifica, a 3 punti dalla Virtus Entella, che però aveva già accreditati i 3 punti riconosciuti alla squadra che, domenica per domenica, riposavano perché avrebbero dovuto incontrare la Pro Piacenza, radiata, come già detto, dopo il girone di andata. E’ comunque ben visibile un altro dato interessante: delle prime 8 in classifica, racchiuse in 7 punti, solo Arezzo, Carrarese e Pro Patria avevano disputato tutte e 26 le gare , mentre la Virtus Entella ne doveva recuperare ancora 4, la Pro Vercelli 3, robur siena e Pisa una; Virtus Entella, robur siena e Pisa, però, avevano già usufruito del “bonus” di 3 punti. Quell’anno l’Arezzo aveva anche un’altra caratteristica poco usuale: fu l’unica squadra ad affrontare ogni partita con una formazione diversa: ogni domenica, Dal Canto, oggi allenatore del Siena, cambiava almeno uno o due uomini, indipendentemente dalle necessità contingenti o meno; fedele al modulo 4-3-1-2-, che rinnegò solo alla 22ma giornata (Arezzo – Pisa), ripiegando su un 3-5-2-. Al termine del campionato l’Arezzo si piazzò 4o, con 64 punti, frutto 15 vittorie (8 in casa e 7 in trasferta), 16 pareggi (10 in casa, 5 in trasferta) 5 sconfitte (tutte in trasferta), 46 gol fatti e 32 subiti; l’imbattibilità casalinga, tutti sappiamo come finì la stagione, fu interrotta nella semifinale di andata, con la sconfitta contro il Pisa per 2 a 3, ribadita all’Arena Garibaldi nel ritorno (1-0 Pisa). Altra curiosità: la Virtus Entella realizzò, nei famosi 4 recuperi, 2 soli punti dei 12 disponibili, perdendo a Cuneo e Piacenza (5 Marzo e 23 Aprile) e pareggiando con Pro Vercelli (19 Marzo) e Lucchese (in casa il 26 Marzo).
La tabella seguente ci riporta al campionato in corso: sempre 8va giornata, ma con una giornata in più disputata da tutte le squadre (unica eccezione i tre rinvii di domenica scorsa);
La prima evidente differenza è la posizione del nostro Arezzo: nono, ai margini dei play off, con 37 punti (9 in meno, con una gara in meno, rispetto alla stagione precedente), frutto di 8 vittorie (7 in casa, 1 in trasferta), 13 pareggi (3 in casa, 10 in trasferta), 6 sconfitte (equamente distribuite tra casa e trasferta), 33 reti realizzate, 28 subite; già da questi numeri si potrebbe pensare che la squadra di quest’anno possa essere “inferiore” a quella della passata stagione: i numeri difficilmente non dicono la verità; quali possono essere stati i fattori che hanno determinato questa “differenza” sostanziale? Senza voler gettare la croce addosso a nessuno provo ad elencarne alcuni, poi ognuno trarrà le proprie conclusioni:
Adesso, però il vento sembra essere cambiato: finalmente Di Donato impiega costantemente un giocatore, di proprietà, che è già sotto la lente di diverse società importanti, e risponde al nome di Caso: poco impiegato nella prima parte della stagione, invocato dal pubblico, ora trova costantemente impiego, così come Gori si è calato nella realtà della serie C, così come Cutolo (ma lo era lo scorso anno) ha confermato di essere un trascinatore, oltre che un esempio, supportato dagli altri due “centenari” in rosa, Luciani e Foglia, così come Belloni e Tassi sembrano aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori, Corrado sembra aver ritrovato la fiducia nei propri mezzi, Borghini, Ceccarelli e Baldan cominciano ad ingranare, Pissardo è in forte crescita, i nuovi arrivati Pandolfi e Gioè sembrano ben inseriti, ed aspettiamo di vedere il “granatiere” Antonini per valutarne le potenzialità, che mi dicono notevoli.
Allora mi permetto di dire che, prima di decidere se era più forte la squadra dello scorso anno o quella attuale, aspetto la fine del campionato: la squadra migliore, si sa, è quella che vince di più! E ancora possiamo dire la nostra!!!!
FORZA AREZZO!!!!
di Patrizio Blonda