Pillole amaranto – Mi dà un biglietto di… tribuna inferiore…

24 settembre 1961 Arezzo-Spezia | La Tribuna durante l’inaugurazione dello Stadio Comunale |
Grazie mille a Pierangelo Ceccherini per la foto!

Aver visto una partita dalla tribuna inferiore dello stadio di Arezzo è una esperienza che specialmente i lettori più giovani del blog non possono annoverare.
Tribuna inferiore? Come allo stadio di Arezzo c era la tribuna inferiore? Ebbene sì, prima della ristrutturazione del 1992 (pensavo fosse stata fatta ante mondiali in Italia, ma sfogliando qua e là mi è tornato alla memoria che l’occasione fu di una visita papale),  lo stadio di Arezzo era dotato di una avveniristica (si fa per dire) tribuna superiore che sovrastava un settore sottostante, detto appunto tribuna inferiore, dotato di circa 15/18 file di gradoni corredati di panche di cemento che ne rifinivano il corpo centrale dello stadio e copriva gli spogliatoi. Si trattava di un settore, dove lo studio della visibilità dello spettatore probabilmente era stato spiegato quando il progettista era assente dalle lezioni. Mettersi a sedere nelle file più basse, voleva dire trovarsi con la testa poco sopra il livello del campo, dove le panchine e l’accesso al rettangolo verde rendevano visibile non più del 30% dello spettacolo, il tutto ovviamente esposti alle intemperie. Chiaramente un settore dove gli accessi erano sempre pochissimi. Nelle giornate più fredde, il vento la  rendeva invivibile, tanto che la domanda comune era il chiedersi sempre il perché ci fosse qualche spettatore che la frequentasse.
Eppure anche la tribuna inferiore annoverava i suoi afecionados. In piedi e sulle panche (quando il tempo lo permetteva) o nascosti dietro le colonne per riparasi dalla tramontana, dall’acqua o dal freddo, il manipolo dei coraggiosi era sempre presente. Al centro della tribuna, in basso, vi era il corpo degli spogliatoi e l’accesso privato che tramite una scalinata ti riportava anche alla tribuna inferiore. Finita la partita ci ritrovavamo sempre lì, ad aspettare l’uscita dei nostri eroi, dell’ arbitro, degli avversari, oppure quando eravamo incazzati… ad assediare la giacchetta nera o i nemici. Ricordo sempre con piacere il caos dopo la famosa partita di Turiano arbitro e il mitico assembramento  fin dentro l’accesso agli spogliatoi in onore..(si fa per dire) di Lorenzo Barlassina, ex amaranto e allora al Catania, autore di un gol e un gestaccio alla tribuna in un epica sfida sotto il diluvio ai tempi di Cucchi allenatore. Il settore ha avuto comunque i suoi momenti di gloria e di pienoni, bisogna anche ammetterlo, l’ultimo fu probabilmente Arezzo-milan 2-2 dell’anno 1984. Mentre degli anni precedenti ricordo qualche partita della Ternana con il campo squalificato, un Roma Verona 0-1 di Serie A (con i giallorossi in campo neutro) nell’anno 72/73.
I miei ricordi della tribuna inferiore spaziano dalla prima partita dell’ Us Arezzo vista in vita mia (ero talmente piccolo che non mi ricordo nemmeno con chi si giocava…avevano la maglia azzurra gli avversari, questo si) all’ultima (e unica vista da spettatore consapevole), un Arezzo-Turris 5-1 (doppietta del Tullio volante) sotto la neve, la mattina a spalare e il pomeriggio allo stadio, senza soluzione di continuità. Non dimenticando i pomeriggi sottratti allo studio per presenziare agli allenamenti.
Come detto la ristrutturazione del ’92 ha portato allo smantellamento del settore con la conseguente ricostruzione di una unica imponente tribuna coperta. Oggi il ricordo della tribuna inferiore è solo per dileggiare con disprezzo gli spettatori modaioli (che allo stadio vengono una volta ogni morte di Papa), invitandoli ad acquistare il biglietto per tale settore.

di Vecchia Guardia