Le pagelle di Arezzo-Virtus Verona

Stilare le pagelle di una partita come quella giocata (ma forse sarebbe meglio dire non giocata) dagli amaranto rimane molto indigesto. Da una parte c’è la rabbia per una prestazione indegna della maglia indossata, dall’altra la razionalità del non volere sparare nel mucchio oppure differenziare, con mezzo voto in più o in meno, una prestazione sconclusionata e sicuramente insufficiente da parte di TUTTI gli interpreti scesi(?) in campo. E allora che dire? 4.5 politico a tutti, mister e società compresa. Dire che TAMMA in due delle reti subite avrebbe potuto fare di meglio e che il miglioramento rispetto al predecessore non si è visto, che la difesa con BALDAN, CIPOLLETTA e BONACCORSI anche ieri ha mostrato amnesie grossolane (vedi soprattutto il 1 gol subito e il rigore), che LUCIANI in quella posizione offre prestazioni confusionarie e infarcite di errori, che insistere su NADER ancora acerbo e non all’altezza del compito è solo crudeltà e volersi fare male da soli. Quando poi il centrocampo che dovrebbe schermare la difesa (parola grossa) trova un MALES, che fa intravedere un passato da buon giocatore, ma attualmente ha ritmi da campionati amatoriali (nemmeno da partitelle del giovedì) e si spegne inesorabilmente come i giri aumentano e chi dovrebbe dargli una mano, FOGLIA, attraversa un periodo di scarsa condizione fisica e una confusione tattica che ne annulla ogni dote. E allora il tutto si dovrebbe reggere sulla vena di un CUTOLO, che dovrebbe cucire, recuperare, impostare e tirare, ma io ricordavo un capitano che giocava all’altezza delle punte, ripiegando magari 10 metri per prendere uno scarico della palla e tirare in porta, non il tuttocampista attuale. Infine dovremmo pungere con un PESENTI il cui ritardo di condizione è sotto gli occhi di tutti e un MEROLA che probabilmente ancora non ha capito dov’è e con chi gioca. In una babele calcistica del genere l’analisi da fare sicuramente è un’altra. I cambi di POTENZA con MOSTI, SANE, DI NARDO, MAGGIONI SUSSI in campo,  sono serviti solamente ad aumentare la confusione e togliere ulteriore equilibrio alla formazione.
La prima cosa è capire qual è il progetto tecnico della società. Io ancora non l’ho capito. Siamo partiti dall’idea che potevamo non fare il minutaggio, poi a campionato iniziato si è detto che avremmo fatto minutaggio (e nel campo si è visto tanti ragazzi allo sbaraglio), poi a mercato chiuso, per tappare le evidenti falle si è preso CERCI (con  il suo ingaggio e la sua condizione fisica che lo renderà pronto a essere protagonista tra un mese e una collocazione tattica che fa fatica a collocarsi in questa squadra e dopo dirò secondo me perché), si parla di ANDREOLLI (idem come Cerci per quanto riguarda lo stipendio e la preparazione fisica, mentre tecnicamente ci servirebbe come il pane per dare un minimo di sicurezza alla difesa) e forse SERROTTI (probabilmente avrebbe un senso tattico in questa squadra e sarebbe pronto o quasi  per giocare).
Quindi è bene immediatamente spazzare ogni dubbio o incertezza su quello che si vuole fare e poi prendere le decisioni successive.
La decisione ineluttabile è il cambio della guida tecnica. Purtroppo il mister non si è dimostrato all’altezza del compito. Le sue scelte di uomini e modulo da mettere in campo hanno alimentato la confusione e gli errori dei protagonisti. Questa squadra, con questi uomini tesserati, può giocare solo 3-5-2 o al massimo 4-4-2 (ma con diversi giocatori adattati). Pensare con questa difesa di tenere un centrocampo così ballerino, non in grado di fornire le adeguate coperture del campo e sostenere poi l’azione offensiva, vuol dire farsi dei film mentali (horror) e essere lontani dalla realtà. Ci vuole più pragmatismo e più sostanza. Davanti, pensare di giocare a 3 (o 2 più CUTOLO), si scontra su quanto scritto prima e nella pratica non siamo solidi nel mezzo e pericolosi davanti. Se poi dei 2 davanti uno non è in condizione (PESENTI) e uno (che sia SANE o MEROLA è la stessa cosa) non è al momento in grado di poter incidere nelle partite, si chiude il cerchio con il vedere le prestazioni che la squadra fornisce settimanalmente. Non penso che una società che si permette di prendere certi giocatori e mettere fuori lista altri, con stipendi anche pesanti, abbia problemi ad ingaggiare un tecnico con esperienza, in grado di rovesciare questa situazione negativa e traghettare gli amaranto in una zona tranquilla di classifica e permettere quindi di instradarsi in una programmazione tecnica più equilibrata. Come stanno investendo nelle strutture (mi pare con razionalità), lo stesso va fatto nell’ambito tecnico. Il tempo comincia a stringere e perderne altro in ulteriori incertezze vuol dire essere costretti poi ad inseguire affannosamente i rivali, riducendo il margine di errore e compromettendo pesantemente la stagione.

di Vecchia Guardia