La Storia siamo Noi – GIORGIO PERUGGIA

| Foto da Arezzo Channel |

La scomparsa di Giorgio Peruggia ci ha fatto tornare alla mente un Arezzo avvolto in un passato glorioso e gladiatorio, quando a metà degli anni cinquanta la squadra amaranto guidata dal Presidente Peruzzi giocava allo stadio Mancini, militando in Promozione Toscana girone B ed affrontando battaglie nei campi terrosi di Montevarchi, Poggibonsi, Rondinella, Audace Galluzzo, Pontassieve, Bibbiena ecc.

Era un calcio veramente stoico che si combatteva più che giocava ed in questo Peruggia rappresentava uno dei simboli della squadra, perché era un giocatore gladiatorio, un combattente uno che non si arrendeva mai e giocava in un ruolo particolare: il centromediano.

Il centromediano giocava sempre con il numero 5 sulle spalle e adesso potremmo definirlo un mediano davanti alla difesa, ma in realtà non era così perchè giocava sia in difesa che a centrocampo e rappresentava il frangi flutti degli avversari. Il più grande nel ruolo era stato il famoso Luisito Monti, che nel 1934 aveva guidato la nazionale italiana alla conquista della Coppa Rimet.

Quell’Arezzo, comunque, da tempo aveva tentato la scalata nelle categorie superiori e ci riuscì nel 1955-56, quando la squadra di mister Andrei vinse il campionato di Promozione Toscana Girone B, davanti al Montevarchi e salì in quarta serie, dove purtroppo ci troviamo adesso. La quarta serie, però, ti faceva affacciare ad un calcio più più importante e si potevano affrontare anche realtà importanti, con tanto pubblico al seguito, sia in casa che in trasferta; il pubblico che gremiva il Mancini poteva gustarsi derby agguerriti, contro Livorno, Lucchese, Carrarese.

Poi nel 1957-58 l’Arezzo affrontò per l’ultima volta la quarta serie in quanto l’anno successivo nel 58-59, anche grazie alla riforma dei campionati, l’Arezzo venne ripescato in C e, dopo tanti anni si ritrovò nella terza serie del calcio italiano.

Il presidente era cambiato perchè al timone degli amaranto era salito il Dott. Golia, che negli anni successivi sarà l’artefice di ben due promozioni in Serie B.

Peruggia con le sue 143 presenze in amaranto (142 in campionato e 1 in Coppa Italia) rappresenta uno degli alfieri di quella squadra, uno di quegli immortali che per decenni hanno rappresentato il calcio ad Arezzo, come Tassinari, Magi, Scatizzi, Cati, Ugolini, Talusi e tutti coloro che negli anni 50 lottavano per la maglia amaranto e portavano avanti con onore i nostri colori e la nostra bandiera.
Veglia da lassù sul Tuo Arezzo! Arrivederci Giorgio!

di David Bondi