Lo sguardo del tifoso | LA STRADA GIUSTA

L’Arezzo ha espugnato il campo del Rieti e si è preso per qualche ora la testa provvisoria della classifica, prima del recupero della partita fra San Donato Tavarnelle e Rieti.

I tifosi hanno accompagnato nuovamente in gran numero gli amaranto in questa trasferta non certo agevole, sostenendo e soprattutto dando la spinta decisiva ai ragazzi quando dopo 2 minuti della ripresa si sono visti raggiungere da una squadra, che poco aveva fatto fino ad allora per mettere in difficoltà la nostra compagine.

Senza fermarsi alla legittima soddisfazione per il risultato e con l’intento di trovare sempre, in ogni partita, quelli che possono essere i campi di miglioramento del rendimento della nostra squadra, mi pare di poter affermare che essa forse pecca ancora in quella sorta di “pigrizia”, che fa sì che dopo aver trovato il vantaggio, spesso e volentieri non continua a giocare con quella intensità (unita alle qualità tecniche superiori) tale da portare ad azzannare la partita e chiudere i giochi, magari segnando il secondo e perché no terzo gol che permetterebbe, allora sì, di gestire la partita. Succede quindi che, al primo episodio sfavorevole, gli avversari hanno trovato quello che li ha portati al pareggio, facendo temere i tifosi della beffa. Poi è bastato sgassare nuovamente 10 minuti per trovare il nuovo vantaggio, il doppio palo di Mancino e qualche altra situazione favorevole, che potevano chiudere prima la partita e evitare qualche patema nel finale. Ecco, si riuscisse a migliorare questo aspetto sarebbe un passo in avanti decisivo.
Per il resto solite buone prestazioni della coppia centrale, con un Marchetti veramente su alti livelli, la conferma di Colombo che con la sua sicurezza e le belle parate sta facendo dissolvere i dubbi (io per primo) che nutrivamo. Aspettando la crescita dei due under messi sugli esterni, ma già a Rieti qualcosina in più si è visto, e apprezzando la partita di sacrificio di Muzzi e Sparacello che appare come coppia di attaccanti meglio assortita di quella pesante con Foggia, ho ammirato il bel gol di Sicurella e lo spirito positivo che si respira in tutti i protagonisti, con i panchinari che entrano in campo sempre con lo spirito giusto e spesso determinanti. La strada imboccata è quella giusta e ora sotto con il Foligno, anche per riscattarsi della sconfitta in Coppa Italia.

di Vecchia Guardia