Lo sguardo del tifoso | ABBIAMO UN PROBLEMA… MAGARI FOSSE UNO…

Se per il tifoso commentare il dopo Gavorrano era difficile, ed era opinione diffusa che l’inciampo sarebbe stato salutare…(ma si era detto anche dopo la amichevole con il Tiferno, dopo la partita di coppa con il Foligno), parlare dopo il disastro di San Giovanni Valdarno è ancora più problematico. O meglio, sarebbe forse molto più semplice se in società ci fossero persone competenti di calcio o che effettivamente abbiano uno scopo sportivo ben chiaro, cioè quello di vincere il campionato e non a parole, ma con i fatti. Invece ci troviamo per l’ennesima volta alla vigilia di partite decisive per la stagione che rischiano di avere un esito nefasto, per poi commentare quello che (non) avviene in campo e il nulla assoluto che viene deciso in società. Ma le due componenti si intersecano perché i risultati del campo sono la conseguenza della gestione sportiva della S.S. Arezzo.

Il fatto più eclatante e che tutti o quasi all’inizio della stagione abbiamo contestato, è stata la conferma alla direzione sportiva dei due personaggi, ritenuti dalla piazza come i maggiori responsabili del disastro sportivo e della retrocessione della scorsa stagione, e che a loro sia stato dato l’incarico di costruire una squadra vincente per la Serie D. Ci siamo fatti imbambolare dai nomi altisonanti ingaggiati, presi quasi tutti da squadre dei gironi meridionali della categoria, notoriamente molto diversi per caratteristiche dal girone che avremmo affrontato, molto più tecnico e tattico e quindi con una componente di difficoltà superiore. Il risultato è stato, a mio avviso, di avere una squadra monca, piena di doppioni di nemmeno eccelsa qualità, con una carenza assoluta negli under, che giocando in 4 sono una componente primaria per la vittoria finale. Mi piacerebbe sentire la parola del DS che dalla presentazione dell’allenatore mi pare non si sia più palesato. Per allenatore è stato preso un tecnico esperto, un mestierante della categoria, ma senza aver mai vinto nulla o allenato squadre di piazze importanti e ambiziose, qualche dubbio questo profilo lo avrebbe dovuto mettere. Per lui una grande vetrina certo, ma per questa società mi pare sia inadeguato, la squadra quasi mai ha convinto pienamente, di sicuro qualche vittoria c’è stata, ma più per exploit individuale che per un armonico gioco di squadra, e se fino a domenica la foglia di fico era la classifica, ora anche questa protezione è caduta e gli scontri importanti del prossimo mese rischiano di fare precipitare in classifica questa squadra senza identità. E qui mi rivolgo alla società (intesa come proprietà), siamo a novembre, state rischiando di fare finire la stagione ora e trascinare fino a giugno un ennesimo fallimento sportivo che la piazza non può sopportare, ma quando a fine mese firmate gli assegni per i vostri collaboratori, giocatori, allenatore, non vi girano le palle e vi viene qualche dubbio che certe figure non siano così competenti e vi facciano buttare via soldi e tempo? Ma avete occhi per vedere quello che è successo e sta succedendo nelle ultime due stagioni? Perché se vi sta bene tutto diventa chiaro che il vostro scopo principale non è certo quello della vittoria. A noi tifosi la pazienza è già finita e non basta certo regalare qualche biglietto per ricostruire un rapporto di fiducia, insisto nel dire che ci vogliono fatti concreti, competenze e voglia di arrivare a risultati sportivi importanti,  tutte cose che fino ad ora sono mancate e il tempo per voi (e per noi di conseguenza) irrimediabilmente sta per scadere.

di Vecchia Guardia