Cambiare rotta

Da dove si comincia? Forse dal minuto 88 della sfida contro il San Donato che ha sancito di fatto la fine dell’era Mariotti. Il pareggio degli ospiti è stato l’epilogo di una partita che, nonostante il doppio vantaggio alla mezz’ora del 1° tempo e l’inferiorità numerica causa espulsione di Mancino al 40’ minuto, i nostri non sono riusciti a condurre in porto. La paura trasmessa dalla guida tecnica oltre una gestione dei cambi che ha sempre più arretrato il baricentro della squadra amaranto, fino a costringerla a giocare dentro l’area di rigore, ha portato all’inevitabile patatrac che, complice qualche errore difensivo, ha contribuito al 2-2 finale. Mariotti è stato esonerato e dopo l’avvicendamento del direttore sportivo avvenuto in settimana tutta la guida sportiva della società è stata azzerata. 

De Vito e il mister pagano la persistente assenza di una valida figura professionale in grado di guidare con sapienza tutta l’area sportiva. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, la squadra è in una involuzione tecnica e fisica spaventosa, siamo a 5 punti dalla capolista, alla vigilia di un altro scontro diretto a Poggibonsi e con alla guida della squadra e dell’area tecnica due giovani alla prima esperienza in questi ruoli delicati, con il compito di dover rimanere a galla in classifica e andare incontro al mercato di riparazione. Tutto ciò sperando di rinforzare notevolmente la rosa sia negli over che negli under affinché la nostra stagione non finisca a dicembre.

Sembra giunta l’ora di prendere atto che, oltre tirare fuori i soldi, risulta quanto mai necessario dare in mano ad un valido professionista la responsabilità della gestione del club. La nuova proprietà è attiva ad Arezzo da un anno e mezzo, e mi pare che i risultati del campo siano fino ad ora drammatici, qualunque scelta fatta, qualunque programmazione non ha portato in questo ambito ai risultati prefissati, anzi si è riusciti a perdere il titolo sportivo di Lega Pro, al termine di una stagione indimenticabile per gli errori fatti (non devo certo ricordare il numero di allenatori, direttori sportivi e giocatori passati in amaranto la scorsa annata). E se la stagione era cominciata con un tentativo di riavvicinare la tifoseria con iniziative anche apprezzabili, il disastroso monologo del presidente Manzo nella conferenza stampa della presentazione di Tromboni ha di fatto sancito la rottura della tregua fra tifosi e società.

Cara dirigenza, servono fatti concreti da ora in poi, non pensate di scaricare le vostre responsabilità su Tromboni e Sussi (che tra l’altro essendo un aretino fiero come noi, sosterremmo e difenderemo al massimo affinché non possiate metterlo in difficoltà), lasciando sulle loro giovani spalle il peso di raddrizzare una stagione, che solo scelte sconsiderate stanno mandando a puttane.

di Vecchia Guardia