Amarezza infinita

Finisce così la stagione per l’Arezzo, eliminata in casa da un concreto Follonica Gavorrano che, con una rete di Giustarini e un disgraziato autogoal di Biondi, già a fine primo tempo aveva messo un’ipoteca sul passaggio al turno successivo dei tanto ambiti playoff che, a noi, potevano fare sperare in un ripescaggio. Una partita giocata con carattere e ordine, quella dei maremmani, che rincorrevano, raddoppiavano, contrastavano le iniziative di un Arezzo troppo poco incisivo per impensierire la coriacea retroguardia avversaria. Nel primo tempo qualche buono spunto nei primi minuti, poi la manovra è passata dai piedi degli ospiti. Che sarebbe stata una partita difficile lo sapevo, ma allo stesso tempo ero convinto che i ragazzi avrebbero dato il massimo, che avrebbero sputato sangue pur di vincere e riscattarsi difronte ai 1600 tifosi intervenuti a sostenerli, anche per dare un senso a questa altalenante e stagione. Io non so cosa è successo nella testa dei nostri ragazzi, ma sono dell’avviso che non fosse nel loro intento prendere due schiaffi e uscire dai playoff, invece li hanno presi senza essere stati in grado di recuperare, ciò può significare solo una cosa e cioè che non si sono rivelati né pronti né all’altezza per ambire a qualcosa di più di un sofferto terzo posto e questo vale anche per chi li ha messi in campo. Purtroppo, anche se al rientro dagli spogliatoi si è vista una reazione con il palo di Pizzutelli e il gol annullato a Cutolo, questa non è stata sufficiente. L’amarezza è tanta, la delusione è tanta, mai una gioia verrebbe da dire…e ora? Che si fa? O meglio, quali saranno le prossime mosse della proprietà?  Darà veramente carta bianca a Paolo Giovannini? Perché, anche se adesso la delusione non apre l’immaginazione a scenari positivi, è questa l’unica possibilità che abbiamo per sperare in una svolta, in un cambio di passo indispensabile per ritornare a godere di qualche soddisfazione.

di David Purpura