





Qualcuno l’ha chiamata piazza pulita, io la chiamerei rivoluzione. Dall’arrivo di Giovannini la comunicazione della S.S. Arezzo ha preso veramente un’altra piega. Messaggi chiari, senza tanti giri di parole, e niente spifferi sulle notizie ma comunicati ufficiali a disposizione di tutti niente figli e figliastri, niente veti. Se questa società voleva e vuole aprire le porte ai suoi tifosi il modo migliore è sicuramente questo. Poi non tutti possono condividere le scelte tecniche fatte, questo è comprensibile, anche in una stagione disastrosa come la passata qualche ragazzo si è messo in mostra sopra gli altri, ma qui si ritorna a un mantra enunciato dal due Giovannini e Indiani che han fatto capire a chiare lettere che nella squadra che vogliono allestire ci sarà poco spazio all improvvisazione e all approssimazione, tutti dovranno andare all’ unisono sia fuori e soprattutto dentro il campo, il lavoro dovrà essere uno stimolo e un incentivo a lavorare ed impegnarsi di più, a traino ed esempio dei compagni. Si vince essendo squadra e chi non apporta il suo sassolino durante la settimana e in partita ho l impressione che troverà pane per i suoi denti. E quindi avanti, dopo aver tolto i dubbi a chi ancora sembrava non capire o adeguarsi al passo imposto (qualcuno ha chiesto anche l’aumento pare…), il direttore ha preferito dare una bella ripulita. In un foglio bianco è sicuramente più facile disegnare un opera d arte, soprattutto se gli artisti si chiamano Indiani e Giovannini e il pennello han dato ampie dimostrazioni di saperlo usare.
di Vecchia Guardia