Alò che s’arbeve – trasferta a Ostia

Ostia | Tramonto sul Pontile | fonte: LaMiaOstia.com

Domenica l’Arezzo gioca in trasferta contro l’Ostiamare, ma io ricordo ai tifosi amaranto che la partita si svolgerà al centro sportivo di Aranova a 15 km nel comune di Fiumicino, ma gli intrepidi tifosi amaranto che volessero scoprire le bellezze di Ostia Antica o passeggiare nel delizioso lungomare a Ostia Lido le cose da fare e da vedere non mancano di certo . Ostia in latino deriva da ostium, che vuol dire bocca. Si riferisce alla bocca, cioè alla foce del Tevere, sulla quale un tempo sorgeva, prima che inondazioni ed avanzamenti della linea di costa la allontanassero di 4 km circa dal mare, siamo tra il I e il II secolo d.C e ostia antica capitolium, era il tempio principale. Ostia non si sa con precisione quando fu fondata, o meglio, le fonti attribuiscono la fondazione addirittura al re Anco Marcio intorno al 620 a.C. quando fu fondato un castrum, ovvero un insediamento rettangolare, cinto di mura in grandi blocchi squadrati, come centro fortificato sulla foce del Tevere. In età imperiale Ostia vede il massimo splendore, soprattutto sotto l’imperatore Adriano, il II secolo d.C e l’inizio del III segnano il momento della massima espansione urbana. Con i nuovi assetti economici dell’impero romano Roma perde l’importanza centrale e di conseguenza tutta l’economia territoriale ne risente, a partire da Ostia. La città però non viene abbandonata, anzi, diventa la sede di bellissime domus, case aristocratiche di famiglie ricche e altolocate, che realizzano per sé splendide dimore, riccamente decorate.

Domus dei Dioscuri | Afrodite Anadiomene

Ostia antica è famosa soprattutto per i suoi mosaici, principalmente si tratta di mosaici a tessere bianche e nere, eleganti nei loro disegni, ci portano in mondi lontani, in paesaggi sottomarini popolati da pesci e creature fantastiche, oppure in mondi mitologici, o tra animali e decori floreali. Difficile fare una classifica dei mosaici da vedere, i principali da non perdere sono le Terme di Nettuno: salite in cima alla terrazza delle terme di Nettuno: da lì potete godere la vista degli splendidi mosaici a soggetto marino che decoravano i pavimenti, che poi era una piscina, li si trova il dio Nettuno circondato da figure marine reali e fantastiche; immaginate come doveva essere immergersi nell’acqua e vedere sul fondo queste figure: una meraviglia.

Ostia Antica | Piazzale delle Corporazioni

Il Piazzale delle Corporazioni: alle spalle del teatro, un lungo corridoio su tre lati con mosaici di armatori, di scaricatori di porto, di commercianti provenienti da ogni parte del Mediterraneo (Francia, Spagna, Africa), sono ancora lì, indicate dal mosaico pavimentale su cui è scritta la provenienza e la professione. Le Terme dell’Invidioso: così dette perché sul pavimento a mosaico, oltre ad alcune figure di mostri marini e di delfini con i denti aguzzi, c’è la raffigurazione di un pescatore con due pesci e di un ragazzetto su un’altra barca che gli fa le corna. Da vedere anche Le insulae che sono dei veri e propri condomini dell’antica Roma, caseggiati su più piani per appartamenti, a Ostia se ne trovano tantissime: che si affacciano sulla strada con delle botteghe, molte delle insulae conservano ancora le pitture parietali, ovvero affrescate sui muri in mattoni e che spesso raffigurano muse, divinità, paesaggi e architetture fantastiche. A Ostia resterete impressionati dalla quantità di Terme che si incontrano: terme pubbliche, come le terme del Foro; terme private o appartenenti a sedi di corporazioni, come le terme dei Cisiarii, Terme dei Sette Sapienti, le Terme del Faro, le Terme di Buticosus, le Terme Marittime e le Terme di Porta Marina sono solo alcune da visitare. Ricordate la canzone di J-AX “Ostia Lido”? La canzone sembrerebbe mettere in cattiva luce, la località balneare considerata il “Mare di Roma”. In realtà Ostia Lido è molto di più di una serie di stabilimenti balneari, è innegabile la storia di OstiaLido è molto recente: dopo i fasti di Ostia antica, che fu prima colonia di Roma e fondamentale città romana durante l’età imperiale, dopo l’epopea ben più recente della bonifica del territorio a cura degli “Scariolanti Maremmani”, dopo l’installazione sull’attuale Canale dei Pescatori di una piccola comunità di pescatori provenienti dal Sud Italia, nel 1904 l’Ingegner Paolo Orlando scopre del potenziale in questo litorale ancora vergine e fonda il comitato “Pro Roma Marittima” per riconnettere Roma Capitale con il mare e nel 1916 prende il via il progetto di una Ostia come stazione balneare di Roma con stabilimenti balneari dalle linee architettoniche visionarie iconiche e superbe ed è re Vittorio Emanuele III nel 1921 ad inaugurare la “risorta Ostia mare “. E’ tra gli anni 20 e gli anni 30 che si formano interi quartieri, la cui l’architettura Liberty si affianca a quella ufficiale e razionalista fino alla II Guerra Mondiale, poi i bombardamenti la colpiscono, la distruggono e la città perde il suo ruolo di protagonista delle estati romane. Oggi viene anche ricordata come la spiaggia dove venne ucciso Pierpaolo Pasolini, in un capitolo amaro della nostra storia recente. Il litorale di Ostia è lunghissimo. Sul versante Sud della Foce del Tevere si trova il Porto Turistico di Roma da vedere, sviluppato per circa 1200 metri sul lungomare, il porto turistico di Roma è una delle maggiori attrazioni di questa zona ed ospita più di 1000 barche, nelle immediate spalle del Porto Turistico si trova l’Oasi Naturalistica Lipu della Foce del Tevere, nonché il Parco Pier Paolo Pasolini, in direzione Sud c’è una lunghissima passeggiata che arriva fino all’inizio della spiaggia selvaggia domata dai Cancelli. Il mare e gli stabilimenti balneari da una parte, dall’altra il susseguirsi di edifici e villette spesso risalenti al Primo Novecento, classificabili come architettura Liberty, oppure, in altri casi, come architettura razionalista: Lungomare Duca degli Abruzzi, Lungomare Paolo Toscanelli, Lungomare Lutazio Catulo, fino al Piazzale Cristoforo Colombo: la passeggiata è lunga più di 7 km, un’ora di passeggiata ininterrotta, ma sicuramente piena di suggestioni. La Piazza Anco Marzio è forse la piazza più frequentata di tutta la costa ostiense è il cuore del centro “storico” se così lo vogliamo chiamare, o dello struscio. La piazza è un grande spazio con aiuole chiuso tra palazzi liberty e aperto in direzione del lungomare, le vie che ad essa conducono, come via Lucio Coilio, sono costellate da edifici anni ’20: se invece che guardare le vetrine dei negozi o i menù dei ristoranti solleviamo lo guardo in alto vedremo eleganti architetture, palazzi dalle silhouette davvero particolari: impossibile non notarle, alcuni palazzi hanno vere e proprie decorazioni sulla facciata, ad imitazione dei mosaici di Ostia antica, La Chiesa di Santa Maria Regina Pacis è stata costruita su una vera e propria duna sabbiosa, rimane lievemente in alto rispetto al resto della città e della spiaggia, da essa si diparte scenograficamente una via dritta che scende verso il mare. La Chiesa di Santa Maria Regina Pacis si presenta con un interessante prospetto neobarocco, introdotto da una facciata a tempietto con quattro colonne corinzie che sostengono un timpano decorato, mentre l’interno è a navata unica, di gusto barocco. La sede del X Municipio, invece in Piazza della Stazione Vecchia, è l’edificio più bello di Ostia. Liberty nelle linee e nelle decorazioni, fa una serie di richiami ad alcuni elementi artistici tipici di Ostia antica, come i mosaici e come, soprattutto, un’icona: la statua della Vittoria alata. Da non perdere una passeggiata al Pontile, che si estende per una lunghezza di ben 150 metri verso il mare aperto, è il punto di arrivo e di partenza di ogni passeggiata sul mare, il pontile parte dal Lungomare Toscani e si allunga nel Tirreno; in fondo una rosa dei venti disegnata sul pavimento ci indica qual è il vento che ci sta sferzando e tagliando il volto in quest’istante di inverno, ma nonostante il forte vento e la pioggia è indubbiamente un luogo molto suggestivo, il Borghetto dei Pescatori di Ostia invece è sicuramente uno dei luoghi più caratteristici e romantici della città, è uno dei più belli in assoluto e merita considerazione anche per aver conservato le proprie origini. Si presenta con le sue casupole a ridosso del porticciolo, dove ormeggiano e transitano le barche dei pescatori e quel sapore di antiche tradizioni marinaresche che rimandano ad un mondo lontano, dimenticato e annichilito ormai da ritmi ossessivi della civiltà tecnologica: è la favola di Ostia, un affresco di vita suggestivo e di rara bellezza. Al centro di questo quartiere incastonato come una gemma tra le verdi pinete ed il mare, in una cornice fiabesca è situato il ristorante “AL PESCATORE” che io consiglio per fare una bella mangiata di pesce fresco.

Telline di Ostia

Posto rilassante e piacevole un piccolo angolo pittoresco nascosto tra il Canale dei Pescatori e Il Borghetto dei Pescatori un piccolo scrigno rimasto pressoché immutato, ristorante storico, affascinante a dir poco, piatti semplici, ma buonissimi, una cucina ideale per chi ama il pesce ed i suoi profumi, pesce sempre freschissimo, prezzo onesto e porzioni enormi, consiglio il “risotto alla crema di scampi, i tonnarelli all’astice, gli spaghetti al pescatore, i paccheri spigola e pachino, lo spaghetto alla Tellina di Ostia, la zuppa di pesce all’ostiana, il carpaccio con pescato del Lido del giorno, la gran grigliata del pescatore, l’astice alla catalana, l’orata in crosta….cozze, gamberoni, mazzancolle, ostriche e tanto altro . I tifosi amaranto che vogliono fare un pranzo più economico io consiglio: Pesce fritto e baccalà. Un’istituzione a Ostia Lido, è un posto piccolo piccolo che profuma di pesce fritto da tutte le parti: Calamari fritti, acciughe fritte, frittelle di baccalà fritte (ci fosse mai bisogno di specificarlo)… tanta soddisfazione e pancia piena, spendendo davvero poco. Dopo aver consumato queste emozioni gastronomiche, mettersi in marcia da Ostia direzione Civitavecchia, imboccare la ss296, superare l’Isola Sacra, superare l’infinita zona dell’Aereoporto, prendere la A91 raccordo verso Roma, dopo poco uscita per prendere la E80 direzione Civitavecchia / Fregene , a dritto e poco dopo uscita Torreinpietra, via Aurelia e Aranova, lo stadio è subito dopo lo svincolo a sinistra . Se poi vi perdete chiedete al primo che incontrate così: Ao ma ndò stà er campetto ??    

Forza Arezzo vinci per Noi!


a cura di Leo