Il giudizio sui giocatori in campo

Provo, come suggerito da qualcuno, a formare una graduatoria di rendimento (solo per giudizio, non per voto) dei giocatori amaranto schierati da Mister Di Donato domenica contro il Lecco (non è martedì, ma ho letto solo poco fa); un picco distinguo preliminare, necessario a comprendere il giudizio: valuto l’impegno, il rendimento, lo score della gara, a livello personale, per cui, ognuno, può correggere il mio punto di vista, con il proprio, come si addice ad una “vera discussione tra amici”! Ecco perché ho deciso di dividere la palma del migliore tra più giocatori, per motivi diversi:
IL CAPITANO, ANIELLO CUTOLO : Prende per mano la squadra, e nonostante le sue ormai proverbiali 36 primavere, fa vedere che la classe non è acqua; pennella il cross che determina la prima “confusione” in area lecchese e consente a Borghini di segnare il primo importantissimo gol della serie, che incanala la partita sul binario desiderato. Segna il secondo gol, anche con la destrezza di Cheddira che gli spalanca, con il suo movimento, lo spazio necessario per scagliare il tiro vincente. Cincischia, troppo, e perde il tempo, oltretutto sfiancandosi oltre il, in un balletto interminabile con il portiere avversario, un po’ di egoismo in meno e, forse, l’azione si sarebbe conclusa in maniera diversa. A Lui tutto è concesso, e con il tre a zero in tasca, tutto si può perdonare
NICCOLO’ BELLONI: Rispetto al giocatore della scorsa stagione, tutta un’altra cosa, sembra addirittura un altro; il giocatore timido, impaurito di sbagliare, con ripetuti passaggi indietro, titubante, ha lasciato il posto ad un giocatore che sa come e cosa fare in campo, dettando il passaggio ed aprendo il campo con giocate da altri palcoscenici; ha gamba e fiato, e non disdegna di rientrare per aiutare i compagni in copertura (da fotografia la lotta corpo a corpo contro un energumeno grosso il doppio, dove l’ha spuntata guadagnandosi una punizione e gli applausi convinti del pubblico, che ne apprezzano, partita dopo partita, le qualità tecniche ed umane! Bravo (solo un capello di differenza, per rispetto all’età!!!!)
MATTIA ROLANDO: Agisce nella fascia opposta a quella di Belloni, ma si rende utile alla causa, sia per i rientri, che per le proposte di appoggio in avanti; segna un gol un po’ atipico per le sue caratteristiche fisiche/morfologiche, di testa, in un area intasata da lungagnoni, lui il più piccolo e il più lesto; segnerebbe anche la doppietta personale, ma il secondo tapin vincente viene annullato (riviste le immagine chiedo scusa per l’errore di valutazione di ieri, su altro post), per palese fuorigioco. Fa vedere giocate di altro livello, e seppur con i limiti che purtroppo sono dovuti al fisico, non proprio da gladiatore, meriterebbe, cme Belloni, ben altri palcoscenici (OVVIO CHE PER AMBEDUE L’AUSPICIO E’ QUELLO DI CALCARLI INSIEME ALL’AREZZO!!!!)
MARCO PISSARDO: Qualcuno si chiederà perché, ma la spiegazione è presto detta; sul 2 a 0 per l’Arezzo sventa l’unico, vero pericolo portato dal Lecco nel primo tempo, con u uscita tempestiva, che impedisce il gol, provato poi (e finito sul palo) di rimbalzo, con due giocatori amaranto pronti, comunque, all’intervento sulla linea. Subire il gol poteva riaprire la partita, invece ha dato la necessaria fiducia ai compagni della difesa: Lui c’è!!! ( e sono convinto che Daga è valida alternativa).

A seguire:
Diego Borghini: Segna, e non è la prima volta, un gol che cambia la partita, dopo solo 3 minuti, che manda in confusione il Lecco, e consente dieci e più ripartenze; qualche errore, dovuto anche alla stanchezza, nella ripresa, ma contro questi avversari (che hanno cambiato metà squadra già ad inizio ripresa (e non è un dato da poco!!!!), tutto era possibile.
Samuele Sereni: finalmente nelle condizioni non solo di coprire (fase che, a mio modo di vedere, gli difetta un po’), ma anche di proporsi, pennella il cross per la terza rete di Rolando in maniera perfetta; in copertura lascia un po’ a desiderare, ed adopera troppo spesso le mani, causando diverse punizioni, e rischiando anche l’ammonizione; è aretino, tifoso, e si vede: deve imparare a gestire la prestazione in campo, non come aretino e tifoso, ma come giocatore utile alla causa!
Walid Cheddira: sembra un cavallo “pazzo”, visto le movenze e il modo di correre! Però non ha paura di nessuno, e fa a sportellate con tutti! Apre il campo a Cutolo, per il secondo gol, come si insegna alla scuola calcio, tra i pulcini; devastante, impulsivo, incontenibile; si procura tante punizioni (ma già in precedenza anche qualche rigore, perfino giusto, non essendo un cascatore!!!); viene fermato, in maniera indecorosa, quando l’arbitro poteva concedere il vantaggio e non lo ha fatto, e becca l’ammonizione per un fuorigioco, di pochi centimetri, ma evidente, tirando comunque contro la porta (tiro respinto dal portiere); ha bisogno di affinare la corsa e la tecnica, poi sarà un giocatore completo (sui rinvii riesce quasi sempre a “spizzare” di testa, nel tentativo di aprire il gioco).
Marco Baldan: Ancora un po’ acerbo per la categoria, nonostante i suoi 25 anni, però desideroso di mettersi in mostra e preciso in alcuni interventi; buona stazza (182 cm), con velocità discreta e piede gentile – può proporsi anche al cross e, secondo me, potrebbe giocare anche da laterale, visto che riesce a pennellare anche cross pregevoli
Giovanni Volpicelli: Affronta la partita, affiancato al giovane Tassi, limitando i suoi compiti alle istruzioni dell’allenatore; poco appariscente, ma sempre pronto a coprire le zone del campo “sguarnite”, sembra pronto (e sicuramente accanto a Foglia lo potrà dimostrare meglio) a costituire, in mezzo al campo, quella diga che sarà necessaria nelle gare più impegnative; non tira indietro la gamba quando è necessario, contrasta e fa sentire il suo fiato a chiunque passi dalle sue parti. Bravo in copertura, sarà presto in grado di dimostrare che ha un piede “abbastanza buono” per proporre iniziative ai compagni;
Alessio Luciani: non è ancora al meglio della sua condizione fisica, che lo aveva fatto apprezzare sotto la conduzione di Sottili e Pavanel; ancora, sembra, sofferente per la pubalgia che lo affligge dalla scorsa stagione (forse per “ottusaggine di chi si ostinava, nonostante tutto a mandarlo in campo?), sembra non ancora pronto per una stagione all’altezza; comunque, quando può, non lesina la propria partecipazione alle azioni offensive, ed in alcune occasioni strappa applausi per la progressione in avanti.
Lorenzo Tassi: schierato a sorpresa da Di Donato, nel duo di centrocampo, non si lascia andare alla “comprensibile” sorpresa, e insieme a Volpicelli, si adegua ai compiti assegnatigli; relegato, a quanto leggo, tra le seconde, se non terze linee, non si lascia prendere dal panico ed “assale” ogni avversario che gli capita in zona, senza concedere spazio, consentendo ai compagni di rientrare senza eccessivi affanni. Ha nel piede l’occasione giusta per “timbrare” il cartellino, ma il tiro, seppur mirato, va di poco sopra la traversa.
Gabriele Raja, Christian Sussi, Antonio Mesina, Giuseppe Caso: entrano in campo a risultato ampiamente acquisito, ma non disdegnano di mettere in vista le loro caratteristiche peculiari: dribbling e velocità, Caso e Mesina, mordente e capacità di vedere il gioco, Raja; troppo poco – 30 secondi – il tempo per giudicare Sussi, che però ha “assaporato” il campionato di serie C.
IL MISTER, DANIELE DI DONATO: Aveva lasciato un ricordo indelebile da giocatore, si ripresenta, al debutto tra i professionisti, dopo aver vinto, alla grande, il campionato di serie D (nel girone). Era goniometro (non geometra, che usa lo strumento, si fa per scherzare) ) del centrocampo da giocatore, dimostra di avere idee chiare da allenatore! Il suo credo è quello di segnare un gol in più dell’avversario, e lo zero a zero sarà sicuramente uno dei risultati meno presenti nel tabellino del campionato dell’Arezzo (non scordiamoci però che ci sono avversar che si chiuderanno in 12 – allenatore compreso – nella propria area!!!); lancia la squadra all’attacco fin dal primo minuto, non si accontenta dell’immediato vantaggio, ma sprona la squadra a segnare quanti più gol possibili (3 gol nel primo tempo, un altro annullato per un nonnulla – ma giustamente, richiedo venia – ), quando vede la squadra in difficoltà la squadra, per affaticamento o per la maggiore preminenza del Lecco ad attaccare – fa i cambi necessari portando a casa la meritata vittoria, concedendo la giusta platea anche alle seconde linee. Già in settimana avrà a disposizione i nuovi arrivati (Dell’Agnello, Piu, Picchi, Corrado, a cui sembra poter aggiungersi anche l’irlandese Nolan), e dovrà fare a di Buglio e Basit, destinati ad altri lidi, ma ha dimostrato di avere in “pugno” la situazione. Diversi componenti della Rosa, saranno destinati alla Berretti, altri, probabilmente a prestiti in serie D, per farsi le ossa. I giocatori, per quanto visto da me in coppa con la Turris, nell’amichevole con la Roma, nel secondo turno di Coppa Italia Tim, lo seguono con fiducia, e questo la dice lunga!!! Non ha paura delle proprie idee, ma sa anche “leggere” la partita.

Le valutazioni sono assolutamente personali, non se ne vogliano gli ultimi citati, e chi partecipa al blog, potrà, in tutta tranquillità, dissentire dal mio giudizio. Proprio questo è il bello del Blog!

Di Patrizio Blonda