Il calcio riparte, giusto o sbagliato?

La Pandemia da Covid-19 che ha travolto il mondo intero così come le nostre vite, ha costretto alla sosta anche il mondo dello sport.

Sembra passata una vita da quel 22 febbraio, quando un gagliardo Arezzo mise paura alla corazzata Monza, eppure da quel giorno in poi tutto ciò che si è rapidamente susseguito è una storia quasi surreale, che a tutto fa pensare tranne che a vivere con serenità una partita di calcio. In questo mese e mezzo ho fatto fatica a ragionare sul calcio e anzi mi sono venute in mente riflessioni su cosa veramente sia prioritario nella vita; può sembrare banale, ma quando le cose vanno bene certi pensieri non ti toccano, quindi non mi preoccupa il problema calcio in sé, ma mi preoccupa soprattutto pensare al dopo pandemia.

Cosa succederà dopo? Si potrà giocare sempre a calcio?

Onestamente adesso come adesso mi sembra proprio utopia la visione di una partita allo stadio. Non riesco ad immaginare i tifosi ammassati sugli spalti che esultano per un gol, mi sembra un opzione molto futuristica e pericolosa, anche quando il virus avrà rallentato, la vita non sarà più la stessa e, fino a che non arriverà un vaccino, il mondo del calcio non vedo come possa ripartire. Sembra però che non tutti la vedano così, forse la parte economica prevale anche sulla salute e più in generale sul buon senso, infatti è di oggi la notizia che il mondo del calcio è pronto a ripartire; il ministro Spadafora ha inviato una missiva al Coni e alla FIGC perché le società si attrezzino per iniziare a far allenare i calciatori da lunedì 4 maggio, con la fine del lock down, per poter scendere in campo il 30 maggio o al massimo il 6 giugno per portare a termine la stagione.

A mio parere, sarebbe saggio e giusto, annullare i campionati 2019-20 e fare come se non fossero mai iniziati. Non ci sono i tempi: tra campionato, coppa Italia e coppe europee, play off e play out, saremmo costretti a giocare ogni 3 giorni in piena estate con temperature che possono essere anche torride e giocare comunque a porte chiuse, senza quello che è l’anima del calcio, il tifo, pur di assegnare scudetto, piazzamenti europei, retrocessioni e promozioni.

Secondo me per quest’anno “DOVREBBE FINIRE QUI” . Non è colpa di nessuno e si potrebbe ripartire con calma da agosto con i nuovi tornei e con le stesse rose, il Basket e la Pallavolo lo hanno fatto. Per concludere c’è da domandarsi se sia giusto posporre la salute di tutti agli interessi di pochi, senza tenere conto del prezzo che questo paese sta ancora pagando a causa di questo maledetto virus. Ma per chi governa il calcio “the show must go on!”.

di Andrea Enrici alias andrea_amaranto