38MA GIORNATA: REAGULAR SEASON THE END


Si è conclusa nella giornata di ieri, la “stagione regolare” dell’intera serie C; cominciata venerdì sera, ripresa ieri pomeriggio, proprio con il Girone B, e chiusa ieri sera con il girone del sud, sono state promosse Padova, Virtus Entella ed Avellino (che si affronteranno per la supercoppa di serie C, con la prima partita in programma sabato 3 maggio alle ore 19,00).
L’ultima giornata di campionato ci ha riservato un’altra bella soddisfazione: vincere a Piancastagnaio non è mai semplice, ma l’AREZZO negli ultimi anni, ci riesce con sufficiente continuità; ieri, a fronte di una partenza “misurata” ma comunque di evidente prevalenza, dopo i due gol di vantaggio ha trovato un imprevisto ostacolo nell’arbitraggio che ha trovato il modo di “complicare” la partita con decisioni alquanto discutibili: i due gol di
L’AREZZO si presenta ai nastri di partenza di questo mini campionato forte dei buoni risultati conseguiti: 8 vittorie su 13 partite disputate sotto la guida di Mister Cristian Bucchi, cui fanno da contraltare 5 sconfitte (2 al debutto, contro Ternana e Torres, 3 nelle restati 10 successive), per una media punti di 1,85 a gara; dopo aver subito le prime due sconfitte, la squadra ha inanellato 3 successi importanti (Rimini e Spal in trasferta e Sestri Levante in casa), altre 2 cocenti sconfitte (Carpi in casa ed Ascoli fuori), per poi vincere nuovamente 3 partite di seguito (Pescara in trasferta e Milan Futuro e Perugia in casa), che hanno di fatto spalancato le porte, complici i risultati delle dirette concorrenti, ad un piazzamento finale che sembrava essere diventata una “chimera”; sono soprattutto le prestazioni contro Pescara e Perugia, ed in un certo qual senso anche la sconfitta – forse immeritata – contro la capolista, dove si è assistito ad un primo timido turn over, a ridare slancio alla formazione, a far capire a tutti i giocatori che ognuno di loro è importante per la causa amaranto, anche se non gioca mai o quasi: la dimostrazione massima di questo “attaccamento” alla maglia è sicuramente il nostro Capitano, Andrea Settembrini, che prima con Troise, poi ancora con Bucchi, ha sempre accettato, senza nessuna polemica, la panchina, togliendosi anche qualche piccola soddisfazione (gli è mancato il gol, ma ci è andato vicino, visto che uno, per me regolare, gli è stato annullato). Poi le partite con la Lucchese e a Piancastagnaio sono state le classiche “ciliegine” sulla torta, di un finale di campionato in crescendo, dove abbiamo potuto “toccare con mano” che tra Bucchi e i suoi giocatori, tutti, e non solo coloro che giocano più spesso, è scoppiato quel feeling necessario a far si che ogni obiettivo possa diventare raggiungibile.
Vero, nel calcio tutto è possibile, anche uscire subito, ma dubito che i ragazzi amaranto non vogliano continuare a divertirsi e a divertire, come hanno fatto in queste ultime gare; il Gubbio non è avversario comodo, anzi, è una squadra abbastanza scorbutica; ma noi abbiamo dimostrato, finalmente, che sappiamo agire, ed eventualmente reagire, per concretizzare al meglio ogni partita, superando anche gli ostacoli imprevisti (Lucchese in vantaggio e Pianese avvantaggiata da un arbitro un po’ anti – amaranto, se è vero che è lo stesso che non aveva fermato il gioco per una brutta botta in testa accusata, se non erro, da Coccia).
Affrontiamo quindi questa nuova avventura con la massima fiducia in questa squadra: noi tifosi l’abbiamo sempre sostenuta, anche nei momenti più bui, e faremo sicuramente la nostra parte, sostenendo i nostri ragazzi in ogni momento; il mister ha dimostrato di avere le idee chiare, di avere un dialogo costante con ogni singolo giocatore, di sapere cosa può o non può ottenere da questa squadra, ed anche se sostiene che a lui interessa la prestazione prima ancora del risultato, sono convinto che, al contrario, per prima cosa non voglia perdere; la squadra, adesso, ha ritrovato la serenità necessaria per affrontare ogni avversario alla pari, consapevole della forza dei singoli, sicuramente, ma anche dell’intero gruppo, perché le partite si vincono tutti insieme; la società, alzi la mano chi non l’ha criticata, soprattutto all’inizio, ma anche quest’anno, quando ha tardato a capire che c’era bisogno di “una sterzata” decisa, merita ogni piccola o grande soddisfazione. Ecco, il quadro generale, è un mio punto di vista, è completo: un gruppo coeso, unito, pronto a marciare in un’unica direzione; un gruppo formato da tutti: tifosi, staff tecnico, giocatori, società, come quello amaranto attuale, c’è da poche parti, ed anche questa è una forza non proprio secondaria.
Con estrema fiducia, allora, alleniamoci a gridare, ancora e sempre, il nostro FORZA AREZZO!!!!

di Patrizio Blonda