Valutazioni sul mercato estivo della S.S. Arezzo

Chiuso, oserei dire finalmente, il calcio mercato, la rosa attuale, salvo errori ed omissioni (non cercate Choe, non ce l’ho messo, per me è ufficialmente del Floriana!!!), è composta da 33 giocatori, di cui, almeno dal mio punto di vista, 6 destinati alla squadra Berretti (nel prospetto allegato sono indicati con il colore giallo oro).
Dei 27 restanti, 11 sono i giocatori reduci dalla stagione scorsa; dei 16 subentrati, 5 mi risultano i prestiti, e quindi sarebbero, attualmente, 22 i giocatori di proprietà. Se sia giusto o meno, possiamo disquisire fino all’inverosimile: quanti “cessioni a noi favorevoli” contengono clausole di “salvaguardia” (opzioni, diritto di riacquisto ecc.), che vincola l’eventuale futura cessione, non ci è dato sapere, ma sappiamo che tutti i contratti, per regolamento, vengono depositati e registrati in Lega, e questo, almeno a me, al momento basta.
Sulla bontà complessiva dell’organico, unico giudice insindacabile sarà il campo, ma questo non impedisce un’analisi ricognitiva, reparto per reparto.
Centrocampo: E’ il reparto, almeno nella carta, più “incompleto” – o quanto meno ritenuto tale -; alla conferma di Foglia e Benucci –ceduto e ricomprato dall’Empoli, – sono state registrate le partenze di Buglio e Basit (i più rimpianti, sembra) e Serrotti (da molti ritenuto indispensabile, per me giocatore discreto per corsa e dinamismo, dai piedi pesanti come incudini), con l’arrivo di Volpicelli, Picchi, Raja e Madonna; in prospettiva, certo, non ci sono presupposti positivi. Però, e qui voglio confrontarmi con tutti voi, lo scorso anno, a fronte di un programma di “mantenimento della categoria, con un occhio ai play off”, quanti avrebbero scommesso su Buglio e Basit, Pinto e Sala, Zappella e Borghini, su Serrotti e Brunori? E chi ce lo dice che tra Volpicelli e Picchi, tra Raja e Madonna non si ritrovino nuovi Buglio e Basit? Ce lo dirà il campo! Nel complesso, però, ed è una mia valutazione personale, ne usciamo, in questo reparto, indeboliti! Auspico, ovviamente, di essere smentito.
Portieri: Esclusi, per ovvi motivi, i terzi (ieri Ubirti, oggi Casini), il raffronto, seppur limitato al questo breve periodo, deve riguardare Pelagotti e Melgrati, rispetto a Pissardo e Daga; Pelagotti, con tutto il rispetto, ha spesso abusato del suo ruolo di “titolare fisso”: ha salvato, soprattutto nella prima fase, diversi risultati, ma poi ne ha compromessi almeno altrettanti, palesando limiti non indifferenti, soprattutto nelle uscite; bravissimo tra i pali, ma poco reattivo con i piedi e, soprattutto, sui calci d’angolo; non giudicabile, al contrario Melgrati; poco utilizzato, per questo non giudicabile. Oggi Pissardo e Daga (visto all’opera contro la Roma, grande impressione) offrono, così a prima vista, maggiori garanzia; particolare non trascurabile, sono tutti e due di proprietà, 1,84 il primo, 1,90 il secondo: il che non guasta! Giudizio positivo
Difesa: Luciani, Borghini, Burzigotti, Sereni confermati; alle partenze di Sala, Pinto, Zappella e Pelagatti – dargli del mercenario, dopo le esternazioni di giugno, è poco – sono corrisposti gli arrivi di Baldan, Corrado, Nolan e Mosti; Luciani non sembra ancora “riabilitato” (prestazioni insufficienti fino ad oggi), Burzigotti infortunato – fino a quando? – Borghini sta confermando, pur con qualche ombra, le doti messe in mostra lo scorso anno, anche se poco impiegato; Corrado si è “scottato” alla prima, causando per uno svarione l’unico gol della partita di Grosseto, però nel complesso – tutto sommato non era poi così complicata, la gara – non ha demeritato; deve ritrovare la fiducia in se stesso, le prerogative le ha! Nolan ne parlano tutti un gran bene (l’Inter si è garantito il diritto di riacquisto), con Borghini (o Burzigotti) dovrebbero essere una garanzia, con sostituto naturale in Baldan, che fino ad oggi, pur non essendo avvezzo a certe “ambizioni” se l’è cavata egregiamente. Giudizio equo (credo che nell’insieme non siamo né migliorati né migliorati)
Attacco: premesso che Cutolo non si discute, la sua gestione è tutta nelle mani di DiDo, il nostro mister; almeno al momento appare evidente che l’autonomia del nostro numero 10 e assai limitata, e solo l’allenatore può valutare se dall’inizio o a partita iniziata; il giocatore visto a Grosseto è la controfigura (peggiore) di quello visto contro il Lecco: evidente che la verità sta nel mezzo. Tutto sommato, in questo avvio di stagione, hanno fatto vedere buone cose Belloni (restituito al suo ruolo naturale sembra un altro giocatore) e Rolando, tra i confermati, ed ha fatto vedere cose molto interessanti Caso (arma in più per far stancare i difensori avversari); Cheddira ha alternato cose buone (corsa, fisicità ed impegno) ad altre meno buone – sembra indeciso nel tiro, cazzeggia nei dribbling – ha bisogno di essere “disciplinato”; ancora oggetto del mistero Mesina, che nel progetto iniziale doveva e poteva essere il degno sostituto di Brunori, poco impiegato; infortuno Tassi, che sembrava avviato ad una buona stagione, i cui tempi di recupero non sono ancora certi, indecifrabile Zini. Cresce, ovviamente, l’attesa di vedere all’opera Dell’Agnello e Gori, considerati veri fiori all’occhiello del mercato estivo (almeno per la serie C). Tutto sommato il Giudizio è positivo
Comparazione obiettivi e conclusioni finali: lo scorso anno, reduci dall’epica “battaglia finale”, l’obiettivo dichiarato (già scritto sopra) era quello di mantenere la categoria, con un occhio ai play off; tutto quello che sarebbe arrivato, sarebbe stato accettato, compreso una “campagna di rifondazione”; il programma, più a medio termine, anche questo dichiarato, era il ritorno in serie B entro tre anni. La stagione, andata oltre tutte le più rosee previsioni, ci ha regalato, anche in funzione di un andamento di stagione “indiscrivibile” ed inaspettato – basti ricordare la Pro Piacenza – ci ha visti protagonisti fino al penultimo atto, nel momento in cui le aspettative dei tifosi salivano in maniera esponenziale (me compreso), fermandosi alla semifinale dei play off.
Oggi, la prospettiva cambia: la società ha esplicitamente affermato che l’obiettivo è quello di migliorarsi, il che, tradotto in parole povere, significa promozione diretta o almeno finale play off. Quando furono rilasciate queste dichiarazioni, sull’onda dell’entusiasmo, nessuno aveva tenuto conto che, di lì a poco, qualcuno ci avrebbe messo lo zampino, tanto che, visto che lo scorso anno c’era l’Entella, anche quest’anno ci hanno affibbiato la probabile ammazza campionato: il Monza di Berlusoni e Galliani, che come d’abitudine, hanno stravolto tutti gli equilibri del mercato: hanno speso più loro che le altre 19 squadre messe insieme (e c’è pure la JU23, di mezzo, eh!).
Da queste affermazioni, probabilmente, ma vi invito sempre a tener presente che sono considerazioni personali, deriva il mezzo malcontento di gran parte dei tifosi (però a quanto ho letto, il sondaggio dice che la maggior parte dei tifosi, me compreso, hanno valutato il mercato BUONO), che, come sempre accade in questi frangenti, è opinione personale, e perciò opinabile.
Nel complesso il mio giudizio (già espresso con il voto – buono -) è positivo, poi come giustamente ha sottolineato qualcuno, tutto è opinabile, tutto è indimostrabile, e l’unico giudice inappellabile sarà il campo. Ad un buongiorno ben augurante, è seguito un mattino in ombra; per giudicare il pomeriggio, ci sarà tempo, anche perché domenica riposeremo in virtù del rinvio chiesto ed ottenuto dalla JU23; mi verrebbe da dire che non tutto il male viene per nuocere, così ci sarà più tempo per i nuovi di “ambientarsi” ed assimilare i concetti di gioco di Di Donato, e preparsi al meglio per la successiva trasferta, non proibitiva ma da prendere con le molle!

Di Patrizio Blonda