La Robur Siena nel mirino

Domani 13 ottobre al Franchi di Siena alle ore 17.30 si svolgerà il sentito derby tra Arezzo e Siena. È bene iniziare l’articolo ricordando che chi non ha ancora preso il biglietto dovrebbe farlo.

( https://www.ciaotickets.com/biglietti/robur-siena-arezzo

Il sodalizio sportivo senese fa la sua apparizione per la prima volta nel 1904 e vanta ben 9 partecipazioni al campionato di massima serie, l’ultima nella stagione 2012-2013. A seguito dei problemi finanziari che afflissero il Monte dei Paschi e la conseguente stretta sulle sponsorizzazioni, nel 2014 il panorama sportivo senese vide fallire sia la squadra di calcio che la squadra di basket, al tempo ai vertici in Europa.  

Tornando a domenica prossima, le motivazioni non mancano vista la rivalità tra le due piazze e i tanti ex che affolleranno la sfida a partire dal ricciolino che in estate “non aveva avuto contatti con il Siena” , il vice Lamma e il preparatore Tosti oltre a Varga, Ferrari, Serrotti e Polidori in campo. 

Dal Canto, più volte nervoso per il clima che si respira intorno alla squadra soprattutto nelle partite interne è finito nella rubrica “i nuovi mostri” di Striscia la Notizia per la conferenza stampa dopo il 2 – 2 contro la Pistoiese affermando che loro “fanno le partite da fighe” e che in serie C ci voglio i coglioni. Ora io ci sono stato spesso a Siena e posso garantire che io ne ho sempre trovati parecchi. 

https://www.youtube.com/watch?v=gQmfwfC6aWw&feature=youtu.be

Decifrare il momento della squadra non è semplice. La stagione del Siena è iniziata in maniera controversa con un ruolo di marcia temibile fuori casa, 4 vittorie in trasferta tra cui spicca quella di Monza, contrapposto a 3 sconfitte interne e 1 pareggio che la proiettano in un limbo in classifica dove può sia ambire ai primissimi posti che rischiare di rimanere invischiati nelle posizioni meno nobili della griglia dei play off.

Partiti per giocare il solito dalcantiano 4-3-1-2, il Siena, viste le difficolta incontrate, ha optato per un più coperto 3-5-2. È una squadra che ha difficoltà a trovare il bandolo della matassa contro le squadre più chiuse mancando di un bomber di peso, mentre sa chiudersi bene a difesa quando riesce a trovare il vantaggio. Sembrerà strano a qualcuno ma, al momento non ha mai subito rimonte (a parte con la Juve U23 dove è comunque riuscita a vincere).

In porta gioca il giovane Confente, reduce da un campionato altalenante con la Reggina, sta al momento trovando una regolarità di prestazioni che fanno bene a un reparto, quello difensivo che al momento pecca di continuità. Buschiazzo, Baroni e D’ambrosio infatti soffrono soprattutto se attaccati in campo aperto mentre si esaltano se gli spazi si stringono e da coprire ci sono distanze minime.

L’anima del centrocampo al momento è formata da Gerli, metronomo del centrocampo con ai lati un giocatore di movimento, abile negli inserimenti come Arrigoni e l’ex Serrotti che dopo un inizio difficile sta, pian piano trovando spazio e continuità.

Ai lati giocano a destra Oukhadda e a sinistra Migliorelli, giocatori piuttosto compassati che assicurano una buona spinta senza trascurare la fase difensiva.

Davanti il “mago” Cesarini ha avuto un inizio veramente buono e sta trovando il goal con regolarità, mentre l’altro ex Polidori, garantisce il lavoro sporco ma sino ad ora in fase realizzativa il suo contributo è stato pressoché nullo.

Tra le alternative più importanti in difesa ancora un ex Varga, Gladestony e Panizzi, a centrocampo Bentivoglio, con un glorioso passato in A e B, oltre a Vassallo e Guberti. Davanti la prima alternativa è Guidone. 

Tattiche a parte, bisogna ricordarci che se anche la squadra dovesse faticare in campo, sugli spalti il derby va vinto, come sempre fatto negli ultimi anni. 

Di Cesare e Vecchia Guardia