La Pro Vercelli nel mirino

Domani 23 ottobre alle ore 20.45 allo stadio “Silvio Piola”, gli amaranto affronteranno i bianchi di Vercelli, al momento undicesimi in classifica.
La Pro Vercelli, fondata nel 1903 come sezione calcistica della Società Ginnastica Pro Vercelli, nata quest’ultima nel 1887 e affiliata alla Federazione Ginnastica d’Italia l’11 luglio 1892, è un dei club più antichi d’Italia e anche uno dei più titolati, avendo vinto 7 scudetti tra il 1908 e il 1922.
Conta inoltre 6 partecipazioni alla serie A a girone unico (tra il 1929 e il 1935) e 13 alla serie B.
Tra le squadre italiane pluriscudettate, la Pro è l’unica società espressione di una città non capoluogo di regione.
L’assetto societario corrente si è costituito nel 2010, quando il sodalizio concittadino Associazione Pro Belvedere Vercelli ha rilevato il marchio e la tradizione sportiva della disciolta Unione Sportiva Pro Vercelli, garantendone la prosecuzione dell’attività nel calcio professionistico.

Affidata all’esordiente in legapro Alberto Gilardino, il club prosegue nella politica di lancio dei giovani iniziata con lo scorso campionato. Formazione giovane quindi che, come l’Arezzo, pecca nella componente di esperienza, dote che in questa legapro spesso e volentieri fa la differenza.

La Pro si schiera abitualmente con un 4-3-3 di cui si comincia ad apprezzare la continuità di buone prestazioni per quanto riguarda l’azione difensiva, alla  quale si contrappone una certa sterilità in fase di impostazione e finalizzazione della manovra, tanto che è formazione che predilige un gioco attendista, fatto di veloci ripartenze e inserimento dei centrocampisti.

In porta schiera Moschin, giovane calciatore che viene da 2 campionati come rincalzo e ora promosso titolare. Lo ricordiamo 3 anni fa a Siena autore di un discreto campionato.

La linea arretrata a 4 vede l’ex amaranto Franchino e Quagliata sugli esterni a garantire soprattutto la fase difensiva, mentre spesso e volentieri la manovra soffre la mancanza di continuità in fase di spinta. Al centro della difesa l’ex Pisa Masi e Auriletto si alternano con Carosso e Bani.

A centrocampo l’ex Avellino e Spal Schiavon funge da perno centrale ai cui lati giostrano Graziano autore di un buon campionato a Gozzano e Mal giovane prodotto del vivaio locale.

Al centro dell’ attacco Comi (quando non e’ impegnato in polemiche con la società) o Cecconi ex Arzachena garantiscono peso e centimetri supportati dagli esterni Rosso e Varas o Dentello Azzi, costituendo un reparto che al momento stenta in continuità. Completano la rosa Grossi , Della Monica, Romairone Saro e Volpe.

Di L.T. e Vecchia Guardia