La sintesi del girone di andata della stagione 19/20 – 2 di 6

2ª giornata: Pianese – Arezzo

Si gioca in notturna di sabato, il giorno dopo ad Arezzo c’è la Giostra del Saracino, manifestazione alla quale nessun Aretino, degno di tal definizione, può mancare!!! La partita è subito condizionata da un episodio che ha fatto discutere molto, almeno tra noi tifosi; un episodio che, nonostante le mille spiegazioni date, è rimasto indigesto, sia per come ha segnato la Pianese, sia per la pochezza della reazione amaranto! Un intervento (forse avventato, sicuramente maldestro) di Corrado, il nostro terzino sinistro, rimette in gioco (questa la spiegazione regolamentare), Udoh, già in fuorigioco di almeno 3-4 metri da almeno 30 secondi; per questo motivo, indisturbato, uccella Pissardo in modo “ironico” (sono convinto che con il var la posizione sarebbe stata punita con il fuorigioco: il lancio del compagno, con lui già in posizione di off-side, avviene quando ancora Corrado non ha “svirgolato” il pallone, quindi punibile stante la posizione “attiva” precedente). Un gol che non sarà mai rimontato e ci “regalerà” la prima amarezza – non l’unica – di questo inizio campionato.

3ª giornata: Arezzo – Juventus U23

La partita, in programma per l’8 settembre, si giocherà, in effetti, 10 giorni dopo, mercoledì 18/09, alle 20,30, a causa del rinvio richiesto dai bianconeri stante l’impegno in varie Nazionali; nell’Arezzo farà il suo debutto anche Gori, il “colpo di mercato” dell’ultimo momento, quello tanto atteso, che, quantomeno, ha riportato un pizzico di entusiasmo tra i tifosi, depressi per la sconfitta subita a Grosseto. Come per Corrado, anche il suo debutto in amaranto non è dei più felici; al vantaggio iniziale degli amaranto, la Juve domina tutto il primo tempo, il pareggio è questione di poco,con due gol segnati nel giro di due minuti, ma uno sarà annullato! raddoppierà prima dell’intervallo; la partita passerà agli archivi anche per la curva sud stranamente vuota, perché i tifosi, aderendo all’iniziativa di tutti gli ultras delle squadre di Lega Pro, protestano contro la presenza dell’unica Under 23 presente in tutto il campionato, oltretutto con la maglia più “odiata” dagli aretini. Finisce 1 a 2, seconda sconfitta del campionato (cronologicamente parlando)

4ª giornata: Pergolettese – Arezzo

La quarta giornata di campionato vede l’Arezzo impegnato nella seconda trasferta stagionale; l’avvio di campionato, almeno sulla carta, e lo dico con convinzione, era tra i più agevoli che si potesse sperare: tutte squadre ritenute di 3^ fascia, destinate a lottare fra di loro per la salvezza, ad esclusione della Juventus U23, inserita nella 2^ fascia; forse questa considerazione ha fatto si che la squadra amaranto prendesse le gare sottogamba, ma il pallone, si sa, è sempre imprevedibile; la campagna trasferimenti, da poco chiusa, ci ha regalato l’ultimo colpo di mercato, quel Gori tanto auspicato che dovrebbe consentirci un ulteriore salto di qualità. Ma Di Donato si ritrova anche un gruppo di oltre 30 giocatori, un po’ troppi, forse, per un “debuttante”. Di Donato va avanti per la sua strada, e vuole imporre il suo gioco: così a Crema: in effetti la cronaca fa registrare una quasi netta supremazia amaranto: passiamo in vantaggio al 4^ minuto della ripresa, con Belloni, ma vniamo raggiunti 33^, sempre del secondo tempo; al termine potremo recriminare per un rigore netto su Caso, e per una rete annullata sempre all’attaccante tascabile amaranto. Cominciano le recriminazioni verso arbitraggi non proprio  “nella norma”.

5ª giornata: Arezzo – Albinoleffe

Per uno strano gioco del destino, l’Arezzo comincia un filotto di gare in casa: dal recupero contro la Juventus U23, del mercoledì appena trascorso, continuerà un tour de force (Juventus U23) che poi lo vedrà impegnato, nell’arco di poco più di un mese (18/09<>23/10) in 5 partite casalinghe e 3 gare in trasferta, compresi due turni infrasettimali – 3 con il recupero appena citato -; ci sono tutti gli ingredienti per mettere a tacere i malcelati malumori che cominciano a serpeggiare tra i tifosi (obiettivo mirato Di Donato), visti i risultati non proprio in linea con le aspettative; dobbiamo risvegliare i sopiti entusiasmi, l’occasione è considerata, legittimamente, positiva. Non abbiamo fatto i conti, però, con il destino avverso: si susseguono diversi imprevisti, quasi tutti concentrati tra difesa e centrocampo; un fattore, questo che, compici anche le ripetute lamentele dei tifosi, costringono Di Donato a rientrare sul proprio credo e provare moduli e tattica innovativi: si passa dal 4-4-2 (o 4-2-4 in fase di possesso palla, ad un più concreto 3-5-2. Il risultato è semplicemente disastroso: l’Arezzo subisce la seconda sconfitta consecutiva (la prima nel recupero infrasettimanale): 1 a 0 a favore dell’Albinoleffe; quello che più preoccupa, però, è il gioco messo in mostra dalla squadra: evanescente, inutile, dispendioso … la panchina di Di Donato sembra scricchiolare sempre di più.

6ª giornata: Como – Arezzo

E’ il primo turno infrasettimanale di campionato (per gli amaranto e la JU23 il secondo); i dubbi, oltre che sulla formazione che può scendere in campo, riguardano anche il morale della squadra amaranto, reduce da due sconfitte consecutie, per giunta ambedue casalinghe. E’ obbligatorio, per la piazza, vincere, per i giocatori e l’allenatore, è importante soprattutto non perdere. Quello che, leggendo la formazione, sembra essere un ritorno al 4-2-4, in realtà sembra essere, in fase di non possesso, un 5-2-1-2, con Belloni e Benucci che, a turno, scendono a dar man forte alla difesa, senza tener conto della fase offensiva. Ne scaturisce una partita scialba, con poche emozioni, giocata nel pomeriggio di fronte ad uno scarso pubblico, con le occasioni da rete che si contano su una mano: 2 quelle a favore degli amaranto, ma una sarebbe stata vanificata dal fuorigioco segnalato a Cheddira, croce e tormento di questo inizio campionato; finisce 0 a 0; l’unica nota positiva che l’Arezzo, per la prima volta in stagione, non subisce gol, nonostante le numerose pecche (saranno sempre il tallone d’Achille della squadra), messe i mostra dalla difesa amaranto.

7ª giornata: Arezzo- Pro Patria

E’ un periodo difficile, per la squadra amaranto, condito di sconfitte in trasferta, ma anche tra le mura amiche, contro squadre di gran lunga inferiori, e di pareggi casalinghi e non, che di poco sanno e che alimentano, forse oltre ogni limite di ragionevolezza, sia contro la squadra che contro l’allenatore, senza trascurare chi la squadra l’ha costruita in estate. Serve una robusta dose di “antibiotico” per rivitalizzare pubblico e squadra. L’occasione la pro-pizia la Pro Patria, vittima sacrificale che però non è tanto propensa, visti i risultati precedenti. L’Arezzo sembra scendere in campo determinato a vincere, ed ottiene il massimo della posta sia come risultato (replica quello della prima giornata, 3 a 1), oltretutto con una prestazione convincente a metà: buona la fase offensiva, meno quella difensiva … caratteristica che sarà un po’ il simbolo della stagione, almeno fino all’epilogo del girone di andata.

8ª giornata: Arezzo – Monza

Arriva la capolista, dominatrice incontrastata, che ha una macchia pressoché indelebile nella sua coscienza: la sconfitta indecorosamente subita in casa, per di più, da quei panfortai cugini parenti stretti della carta igienica! Siamo usciti dal tour de force, l’infermeria, si va piano piano svuotando, il morale è buono, visto il successo della partita precedente, e la concentrazione negli allenamenti settimanali; il pubblico non è propriamente tra i più numerosi, si segnala la presenza di Galliani in tribuna; l’inizio amaranto sembra niente male, ma ahimé, i sogni tramontano al sorgere del sole: non è passato un quarto d’ora, e già siamo sotto di tre reti!!! Il primo tempo finirà addirittura 4-0, è la sconfitta più sonora subita in casa nell’era S.S. AREZZO!!!! Quello che fa scalpore, oltre alla misura della sconfitta, è stata la mancanza di volontà di misurarsi alla pari, svanita nel giro di pochi giri d’orologio, scoppiata come una bolla di sapone toccata da un dito! Poco o nulla serve giocare la ripresa, nulla cambia … è duro ammetterlo, ma la maglia è stata disonorata!!!! Per ripulirla non resta che una cosa: vincere a siena!!!!

…continua…

di Patrizio Blonda