AREZZO vs Pergolettese: quando la vittoria è dolce come Crema!

E’ stata una settimana travagliata, quella che si è chiusa l’ultima domenica del mese: alle amarezze dei “risultati sul campo”, si sono aggiunti i “rumors” su possibili cessioni, (il sasso lanciato a Block Notes da Roberto Cucciniello, alla domanda se ci potessimo aspettare delle novità circa possibili trattative sulla cessione della società è un stato un “NI” che ha lasciato aperta ogni ipotesi!”) e su “certe preoccupazioni” legate alle prossime scadenze, imminenti.

Ho la fortuna (si può dire?) di essere Amico di Giorgio La Cava, e quando ho l’occasione di venire allo stadio, cerco di parlarci, nell’intervallo della partita; ho l’impressione che “gradisca” questo tipo di incontro brevissimo, e con me è sempre stato “sincero”; inevitabile, quindi che facessi a Lui, queste domande e le sue risposte sono state, per me, abbastanza eloquenti: “Senti, Patrizio, – mi ha detto – ti confermo quello che ho sempre affermato: se dovessi cedere, in tutto o in parte, la società, lo farei a persone che devono essere, economicamente e moralmente, forti quanto me, o ancora di più!” “Quanto alle prossime scadenze – ha ribadito – non nego che siano importanti, ma saranno rispettate: lo devo a me, alla mia serietà, lo devo alla squadra, lo devo ai tifosi, lo devo alla città, affinché si comprenda l’importanza delle prossime iniziative”. Parole che, inutile dire, mi hanno tranquillizzato, molto più del risultato del primo tempo.

Veniamo alla partita. Dopo gli “sfoghi”, innaturali (?) di Donato in conferenza stampa, il sabato pomeriggio, ci aspettavamo, inutile negarlo, una “reazione concreta”, da parte dello stesso Mister e dell’intera squadra, ma l’inizio non è stato proprio dei più incoraggianti: passaggi sbagliati, qualche egoismo nel portare troppo la palla, poi il primo, inevitabile, tuffo al cuore… incredibile parata di Pissardo, con il risultato ancora sullo zero e zero, con “possesso palla sterile” amaranto ed improvvisa amnesia difensiva, in precisa fotocopia sui gol troppo spesso subiti; sarà, invero, l’unico reale pericolo portato nel corso della gara, ma se quella palla fosse entrata, poteva cambiare, in peggio, la partita!!! Quel campanello d’allarme, fortunatamente, è stato avvertito anche dalla squadra e, finalmente, sono ricomparse trame di gioco ben congegnate, che hanno fruttato, pur tra errori difensivi, la tranquillità di tutti i tifosi. Esempio ne è l’azione di Gori e Cutolo, per il 2 a 0 (che salvo “egoismi” vari, poteva essere un risultato più rotondo!!!) con la quale si è chiuso un primo tempo, a tratti brillanti, a tratti preoccupante.

Il secondo tempo propone, come logica voleva, una Pergolettese più attiva in avanti, anche se “sterile” e sempre molto leggerina in difesa (più di quella amaranto, il che è tutto un dire!), e così, da un’invenzione (questa si), su punizione, di Foglia, arriva il 3 a 0 definitivo che riporta un pizzico di quella serenità necessaria a tutto l’ambiente.

Dopo aver apprezzato (a completamento della “minestrina” di mercoledì sera, cucinata al tramonto della partita in riva al lago) il buon “bigné alla crema” offerto dalla squadra al termine della partita a tutti i tifosi, ora è il momento delle riflessioni, quelle serie; a cominciare, anzi a ricominciare da quel lavoro che finalmente potrà essere svolto durante la settimana, per preparare la prossima partita, la trasferta contro l’Albinoleffe, che dovrà confermare i progressi di ieri; non possiamo cullarci tra gli allori per aver ritrovato la vittoria, dopo 3 pareggi e una sconfitta! Serve un’immediata controprova, una conferma, magari cancellando quel fastidioso “zero” delle vittorie in trasferta!

Si concluderà anche il calcio mercato, in questa settimana, ed allora smetteranno anche i “rumors” di entrate e uscite; credo possa essere considerata pura “fantascienza” la cessione di Cutolo al Catania o al Livorno. Non credo minimamente che il Capitano sia talmente “disperato” da accettare le sirene di due società che, probabilmente, hanno un destino “peggiore” del “suo” vissuto ad Arezzo: andare a Catania (società che potrebbe saltare entro il prossimo mese) o al Livorno (ultimo in serie B, con possibilità di retrocessione diretta, con conseguente “disinteresse” della famiglia Spinelli) non penso sia il destino “sognato” da un giocatore quasi a fine carriera.

Nulla di definito, se non la speranza che Di Donato, viste le non proprio brillanti prestazioni di Ceccarelli e Baldan, si convinca che MAGARI PROVARE ANCHE NOLAN NON SAREBBE SBAGLIATO!!! Siamo proprio sicuri che il ragazzo (che tra l’altro porterebbe anche quel minutaggio da TENER SEMPRE PRESENTE) sia molto peggio di questi due?

Sono solo le considerazioni di un tifoso, tranquillizzato sia dal Presidente che dal risultato di ieri; in fondo, accontentarsi di quel che abbiamo, potrebbe anche essere la “crema” della vita!!!   

di Patrizio Blonda