Contro tutto e contro tutti, FORZA AREZZO!

Ed eccoci qua, alla vigilia di una nuova, ennesima sfida decisiva di questo tour de force dicembrino, cortesemente donato agli amaranto dal signor Covid, che in questo maledetto anno fa e disfa a suo piacimento.
I guai della stagione amaranto sono iniziati comunque prima che il coronavirus si abbattesse come una scure sulla rosa amaranto, falciandone la quasi totalità dei calciatori. E’ stata infatti una stratificazione continua di problemi, pasticci e complicazioni che hanno portato il Cavallino lì dove non merita di stare, solo soletto in fondo alla classifica, a guardare tutti dal basso in alto.
Alle iniziali difficoltà dovute al turbolento cambio di proprietà, sono seguite tutta una serie di scelte tecniche quantomeno discutibili da parte dei dirigenti della società, che hanno portato la proprietà a dover porre rimedio in fretta e furia, rattoppando con giocatori di categoria una compagine, che si era palesemente dimostrata di scarso livello nelle prime uscite stagionali. Tutto questo senza però sostituire una figura fondamentale come quella del direttore sportivo, non è infatti ancora nota la persona che sostituirà il per nulla rimpianto Di Bari. L’allenatore invece è stato rimpiazzato, si è passati “dall’emergente” Potenza, al già “affermato” Camplone, ma per adesso dobbiamo mestamente constatare che il risultato non è cambiato. Dobbiamo poi far necessariamente cenno anche all’esonero del dg Fabbro, anche se ancora non è dato sapere le motivazioni ufficiali dell’allontanamento.
Potremo stare giorni interi a disquisire su problemi dovuti al Covid, statistiche, scelte dirigenziali o tattiche risibili, ma c’è una cosa che mi ha colpito più di tutte di questa squadra: la mancanza totale di spirito da battaglia.
Ad Arezzo di situazioni difficili ne abbiamo viste tante, tantissime, sicuramente troppe e basta solamente girarsi un attimo indietro ed è inevitabile il confronto con il gruppo, guidato dal generale Pavanel, alle prese con la “battaglia totale”, che ha subito colpi durissimi, ma che si è compattato, ha reagito, ha combattuto contro tutto e tutti ed ha vinto.
La situazione attuale è certo differente, per certi aspetti anche meno complicata visto che problemi societari non ci sono, ma lo spirito deve essere necessariamente quello della squadra che ci ha salvato in quel di Carrara.
Come ritrovarlo? “Zero alibi e centrati sul lavoro”, disse il condottiero di quella campagna.
Potrebbe essere un buon consiglio per tutti i calciatori, vecchi e nuovi, ed anche per il mister, quello di guardare il video ricordo di quella battaglia pubblicato qui sotto, guardatelo e traetene la giusta ispirazione!
Ricordate, dovete difendere la nostra passione, dovete difendere i nostri colori, dovete scendere in campo con il coltello tra i denti!
Vogliamo più dell’impegno, vogliamo la rabbia, vogliamo l’orgoglio, vogliamo la vittoria!
Contro tutto e contro tutti, forza Arezzo! Alo’!

di Bruno Valda