Una serata di pura Aretinità

Ieri sera al Centro Affari e Convegni si è svolta la Quinta edizione della Serata di Cerimonia del Museo Amaranto in collaborazione con il Calcit, cui è stato devoluto l’incasso della cena di beneficenza.

Fin dall’ingresso nel padiglione si è respirata un’aria genuina e passionale, vedendo tanti volti di grandi giocatori amaranto del passato ed i parenti di coloro che non ci sono più.

Sul palco, prima, sono stati premiati i fotografi “Cuori Amaranto” che, grazie al loro lavoro ed alla loro passione, hanno lasciato, ci lasciano e ci lasceranno ricordi indelebili delle giocate, dei volti e delle atmosfere che da 98 anni l’Arezzo ci fa vivere.

Poi nella cerimonia Hall of Fame  sono saliti sul palco i nostri beniamini del passato, da Flaborea, unico superstite della squadra che nel 1965/66 centrò la prima promozione in B della nostra storia, passando per “i ragazzi di Ballacci” Marini, Giulianini, Ardimanni,  Razzoli, Pasqualin per poi arrivare alla generazione d’oro degli anni 80 con Menchino, Pellicanò, Mangoni e Orsi.

Toccante è stato il ricordo di coloro che sono passati a miglior vita e per i quali hanno ritirato il premio i parenti, che portano avanti il ricordo dei loro indimenticati padri Gigi Montaini, Mario Fara, Roberto Tombolato, Pinella Rossi e Roberto Albiani.

L’obiettivo della serata era l’Aretinità ed è stato raggiunto in pieno, grazie anche all’ottima organizzazione per la quale meritano un plauso Stefano Turchi, Enrico Bianchini e Luca Stanganini, che da anni guidano il Museo Amaranto con passione ed amore per la nostra maglia amaranto e la sua storia.

Ci avete fatto sentire Aretini e non c’è sensazione più bella! Ma soprattutto ci avete riportato indietro nel nostro glorioso passato, perchè la memoria va sempre coltivata!

Grazie e Complimenti!

di David Bondi