Il Ravenna nel mirino (37ª giornata Stagione 20/21)

Stasera alle 20.30 al comunale di Arezzo andrà  andrà in scena lo scontro salvezza tra Arezzo e Ravenna.

I giallorossi occupano l’ultima posizione con 26 punti, 2 in meno degli amaranto, conquistati in 36 incontri.  Con 60 gol subiti si affronteranno le due difese peggiori del campionato, ma il Ravenna può fregiarsi anche del record di peggior attacco.

Mister Colucci è subentrato sulla panchina ravennate lo scorso novembre a seguito dell’esonero di Giuseppe Magi. La vittoria conquistata nella penultima giornata contro l’Imolese ha tenuto accesa la speranza in un ambiente con il morale a terra, visto che la vittoria mancava dalla gara di andata appunto con l’Imolese. La settimana successiva però i leoni si sono schiantati contro il muro Perugino con uno 0 a 3 maturato nella ripresa.

L’insidia principale della partita è la forza della disperazione che i ravennati metteranno in campo per giocarsi l’ultima chance di permanenza in serie C.

Colucci è alle prese con molte assenze, sono out Bolis, Marozzi, De Grazia, Franchini, Vanacore, Emnes, Meli, Benedetti e Mokulu, squalificato per un anno in violazione delle norme antidoping. Dovrebbe schierare un 4-3-3 mettendo in campo gli stessi 11 visti contro il Perugia. In porta l’estremo difensore arrivato agli sgoccioli del mercato di riparazione dalla Juve Stabia, Tomei.  La linea difensiva potrà contare sulla spensieratezza del giovanissimo Shiba che affiancherà la coppia di centrali Codromaz e Boccaccini, prelevato a gennaio dal Prato e Perri sull’out di sinistra.   A centrocampo troviamo Esposito, capitan Papa alla quarta stagione con il Ravenna, reduce dalla doppietta contro l’Imolese con Fiorani, giovanissimo cresciuto nella primavera del Ravenna che ha trovato continuità in questa stagione sciagurata, che giocherà davanti alla difesa. Il tridente è formato dagli esterni Ferretti e Martignago, vicino all’Arezzo nell’estate 2019,con Sereni, abile nei movimenti ma non la classica punta “di peso”.

Ognuno di noi avrà i suoi riti, la sua cabala. Stringiamoci tutti in questa lunghissima domenica. Forza Arezzo!

di Cesare