Amichevole interna

Prosegue, a ritmo incessante ed ovviamente senza lunghe tregue, la preparazione estiva, preludio alla stagione che verrà; dall’ultima settimana di luglio ad oggi, 10 agosto, sono stati giorni intensi, con 2 sedute giornaliere e due amichevoli disputate (dovevano essere 3, ma poi il Gubbio ha rinunciato, e si sono ridotte) e due da disputare. Nel pomeriggio odierno, contro il Pontedera, ci sarà la terza delle quattro amichevoli programmate (l’ultima il 13 agosto a Carrara), alla quale vorrei se ne aggiungesse un’altra. Un’amichevole che chissà perché, alla fin fine, tra le mura amiche, non si è mai disputata: Arezzo A contro Arezzo B.

Qualcuno obietterà che troppe se ne sono viste di amichevoli (oggi si chiamano allenamenti congiunti), tra prima squadra e Berretti (o Primavera), ma questa che ho in mente io, è diversa, perché è un modo di vedere all’opera, simultaneamente, tutti i 23 componenti della rosa e potrebbe essere un modo per poter far “cambiare” idea anche all’ultimo degli scettici.

Prendete la rosa sottomano, se ce l’avete, e vi accorgerete che ci sono (o possono esserci) 2 squadre complementari tra di loro; provo a darne la dimostrazione, rispettando il numero degli Under.

*sottolineati gli Under

Ora, immaginate il primo tempo giocato con queste formazioni, ed il secondo invece, con alcuni giocatori, ruolo su ruolo, che cambiano squadra: alcuni della squadra A, vanno sulla squadra B, e viceversa.

Cosa di potrebbe osservare (e quanto potrebbe servire a Mister Indiani) in un’amichevole del genere? Potremmo:

  1. Valutare la tenuta di ogni singolo giocatore in vista degli impegni ufficiali, e verificarne l’intesa, sia tra i singoli che tra reparto e reparto;
  2. Far capire ai giocatori che non esistono “graduatorie” o “insostituibili”, ma che tutti, realmente, fanno parte di un unico progetto: vincere il campionato.
  3. Mi risulta, anche se non ricordo i nomi, che ci sono due giocatori fermi per leggeri infortuni: le due squadre possono essere integrate (come è stato già fatto) con ragazzi della Berretti. Lo stesso Di Furia (terzo portiere?) potrebbe subentrare nel secondo tempo, dividendo la prestazione a metà su una porta e una metà su un’altra, ma sarebbe l’occasione per fare esperimenti difficilmente attuabili.

Ovviamente, non voglio sostituirmi né a Mister Indiani, né al suo staff, né tantomeno al Direttore Giovannini: sono loro che hanno sotto gli occhi, tutti i giorni, i giocatori a loro disposizione e ne possono valutare i progressi e l’eventuale utilizzo nelle gare che contano, ma vedere all’opera i 23 giocatori in una gara vera (senza farsi male, ovviamente), potrebbe essere un test utile, anche per gli stessi tifosi.

Il mio è solo un suggerimento visto che tra l’ultima amichevole programmata (13 agosto) ed inizio stagione ufficiale (31 agosto), potrebbe esserci il tempo per un ulteriore “allenamento congiunto). 

Oggi, poi, notizia fresca fresca di lunedì, partirà la campagna abbonamenti: anche veder giocare, più spesso possibile, i giocatori che vestiranno la casacca amaranto, sarebbe un buon viatico per il successo della stessa: oggi più che mai, è importante stringerci attorno alla squadra, perché oltre al sono di tornare “almeno” in serie C, bisogna continuare a coltivare la speranza di festeggiare il centenario nel miglior modo possibile: vincere la D, con un progetto chiaro e realizzabile che dovrà riportarci, nel minor tempo possibile, nel campionato cadetto.

P.s. quando ho predisposto le “due squadre” non ero consapevole di ciò che stavo facendo; solo vedendo le due formazioni mi sono reso conto, effettivamente, che abbiamo due squadre che potrebbero farsi valere su ogni campo, figuriamoci se queste squadre possono formarne una, solida, con validi ricambi.  Ogni riferimento a gufi e pescecani è puramente voluto! 

di Patrizio Blonda